Fabio Zingone
00sabato 23 ottobre 2004 21:50
Una settimana diversa dalle altre, che potrebbe portare un risultato diverso dagli ultimi tre. Sette giorni interi per lavorare sull’intesa e sugli schemi sono una buona base per sperare in una verifica soddisfacente. «Questa settimana ci è servita, come ce ne servirebbero altre tre o quattro…» - sintetizza coach Melillo, che lascia intendere che di progressi ne ha visti, ma non tutto si sistema dall’oggi al domani. «Abbiamo sfruttato questo tempo per ripassare i nostri giochi, per eseguirli con maggiore scioltezza e memoria. Sono soddisfatto del lavoro svolto, tra noi ci stiamo conoscendo sempre più».
Come ha visto Forrest? «Pian piano sta entrando nella nostra mentalità e sta capendo il suo ruolo in squadra. Ora ricorda meglio le soluzioni, ma resta quello che ha più attenuanti di tutti, perché è arrivato tardi. Comunque direi che è a buon punto».
Aveva sottolineato che una delle varianti alle quali stavate lavorando era appoggiare più spesso la palla sotto… «Abbiamo insistito su questo aspetto, soprattutto per trovare gli equilibri dentro-fuori e coinvolgere maggiormente in area Frosini, Forrest, Mottola. Ripeto: contro Napoli e Treviso – a parte un quarto – abbiamo giocato bene e ora voglio maggiore continuità e concentrazione».
Djordjevic ha ripreso giovedì ad allenarsi (non l’intera seduta) con la squadra, Scarone sarà valutato oggi, ma è praticamente impossibile che riesca ad essere in campo domani. «Molto difficile che ci sia – conferma il tecnico pesarese – E’ fermo da una settimana e penso che decideremo di non rischiarlo. Al 90% non ci sarà, nemmeno in panchina».
Domani si prospetta quella che – sulla carta – è la gara più abbordabile dall’inizio della stagione. Ma la Scavolini viene da tre sconfitte consecutive e un po’ di tensione è normale che l’abbia. Melillo punta solo l’obiettivo: «E’ una partita che non possiamo perdere. Spero in una buona prestazione ma soprattutto nei due punti. Guardiamo avanti e affrontiamo un impegno alla volta. Sapremo risalire».
La Bipop neopromossa conta due successi proprio come voi… «Sapevamo che avremmo potuto avere qualche problema iniziale e poi il calendario non ci ha dato una mano. Tolta la partitaccia con Cantù, abbiamo disputato due buone gare con due big, ora non dobbiamo perdere terreno con squadre che lottano per salvarsi o per entrare nei play-off».
Il suo giudizio su Reggio? «Un team costruito bene – continua Melillo – Sanno difendere duro e in attacco giocano palla allo scadere, rallentando il ritmo. Hines è la stella, ma i nomi sono tutti conosciuti. Terrei d’occhio il giovane Gigli, davvero interessante. Non ascolto le voci sugli infortunati, preferisco vedere direttamente domani con chi dovremo confrontarci. E comunque il risultato della partita dipenderà tantissimo da noi».