Fabio Zingone
00sabato 16 ottobre 2004 22:03
A Pesaro sono indietro. E di parecchio. Indietro su tutto: condizione fisica e rendimento tecnico. «E per forza, siamo al completo da pochissimi giorni», si lamenta il «paisà» Phil Melillo, «facciamo fatica sia per la preparazione ridotta che abbiamo avuto nel ritiro, e voi sapete l’importanza di queste cose, ma anche come meccanismi di gioco. La situazione è questa, e con tutte queste gare ravvicinate ne risentiamo ancora di più». Praticamente siete ancora in preseason... «Ecco, infatti: i giocatori hanno le gambe pesanti, sono poco reattivi: mercoledì con Cantù abbiamo tiraro fuori le energie nervose, ma c’è poco da fare, la società sapeva benissimo che avevamo viaggiato molto ed allenato poco, senza contare la morte di Ford che chiaramente ci ha scombussolati». L’avete sostituito con Charly Smith, giocatore con altre caratteristiche. «Sì, però lui è molto bravo, il problema non è Smith, perché anche Forrest è diverso da Eley e, con cinque allenamenti, deve ancora inserirsi. Abbiamo bisogno di tempo». Nonostante tutto, la Benetton non vi sottovaluterà. «Già, io speravo nel contrario... Ok, il nostro obiettivo tuttavia resta sempre quello, portare a casa i due punti: contro Roma e Napoli almeno 25’ di buon basket li ho visti, poi è subentrata la stanchezza, mentre contro Cantù abbiamo giocato proprio male. Niente, al Palaverde cercheremo di metterci tutto ciò di cui disponiamo in questo momento. Purtroppo oggi dobbiamo allenarci in partita, ma possiamo pur sempre tirar fuori in qualsiasi momento una grande prestazione». Però anche la Benetton ha i suoi momenti di difficoltà. «Ed allora noi tenteremo di approfittare di ogni occasione che si presenterà: se stiamo bene possiamo dar fastidio a tutti».