Ettore Messina verso il CSKA?
Questione di ore ed Ettore Messina e la Benetton annunceranno la risoluzione del contratto che legava sino a giugno 2006 al club biancoverde il pluridecorato tecnico siculo-veneto (nato a Catania ma cresciuto a Mestre). Come avevamo anticipato alla conclusione delle Final Four dell'Eurolega, il Cska Mosca ha immediatamente iniziato un pressing molto allettante su Messina per affidargli il dopo-Ivkovic assicurandogli un lauto triennale (si parla di un milione di dollari a stagione, quasi il doppio di quanto prende a Treviso) ma soprattutto un budget di spesa praticamente illimitato per rendere imbattibile una formazione di per sè già più che solida. Condizioni talmente vantaggiose che avrebbero convinto non solo un esemplare professionista come Ettore al cui fantastico palmares manca ancora un'esperienza di spessore all'estero ma anche un trevigiano doc, cioè legatissimo alla sua gente ed al club che prestigiosamente la rappresenta nel mondo.
Ieri ai microfoni della Ghirada News, il settimanale tv biancoverde, Messina è stato ancora una volta molto diretto e sincero: «Ho ancora un anno di contratto con la Benetton, quindi chi è interessato alla mia situazione contrattuale deve parlare con la società. Qualcuno lo sta facendo, ovviamente con il mio benestare, e si sta lavorando per cercare una soluzione che accontenti tutti.» Più chiaro di così...
Conferme della trattativa arrivano anche da Mosca. Lo stesso Ivkovic, l'allenatore "silurato" dopo il clamoroso flop nelle Final Four casalinghe (sconfitta in semifinale dal Tau e nella finalina dal Panathinaikos, entrambe le rivali allenate da suoi connazionali, i servi Ivanovic e Obradovic), ha annunciato che se ne andrà e di aver già parlato col suo successore che stima molto e che ritiene la persona più indicata per prendere il suo posto. Prudente nel titolo ma esaustivo nell'articolo "Sport Express", il quotidiano sportivo russo, stamane è uscito in edicola con un servizio a 4 colonne in prima pagina: «Messina nuovo coach del Cska?».
Per l'annuncio ufficiale mancano ancora dettagli, in pratica una specie di risarcimento del Cska alla società biancoverde con cui peraltro da anni, grazie al diplomatico lavoro del gm Gherardini, si è instaurata non solo una collaborazione ma quasi una vera partnership fra club. Una "buonuscita" che difficilmente verterà sulla cessione di qualche giocatore per due motivi: 1) i ricchi stipendi russi sono incompatibili con la calibrata filosofia benettoniana; 2) in Ghirada non sono abituati ad imporre all'allenatore nemmeno gli elementi già sotto contratto, figurarsi nuovi arrivi.
Il dopo-Messina è quindi già iniziato. E per la Ghirada si tratta di una priorità assoluta, ben più impellente della soluzione del caso-Bulleri, ormai esclusivamente di pertinenza del giocatore che anche ieri ha confermato: «Ho sul tavolo diverse proposte e spetta solo a me ormai decidere. Non ho fretta, anche perchè mi sento ancora giù per la choccante conclusione dell'annata.» La più vicina alla firma pare l'Armani Milano che, scudetto o no, quindi Eurolega o meno, nei giorni scorsi ha rinnovato il contratto a Blair per 900mila dollari a stagione e che quindi sembra propensa ad un'altra pazzia, cioè darne quasi altrettanti a "Bullo" che in campo varrà senz'altro più di McCullough ma non certo più del doppio.
La Benetton è dunque alla caccia di un allenatore. Ma non uno qualunque. Non solo bravo ma anche di un certo prestigio, con un nome "da vendere" alla tifoseria nell'imminente campagna abbonamenti. Compito difficilissimo perchè i migliori coach europei sono tutti sotto contratto. L'agenda di Gherardini è satura di candidati nordamericani (l'anno scorso gettonatissimo il canadese Triano) ma nemmeno un abile topo d'archivio come il gm forlivese garantirebbe l'arrivo di un nuovo D'Antoni. Peraltro "coach europeo", come ama definirsi lui stesso.
Vedremo. Con fiducia ma anche tanta, tanta curiosità.
Luigi Maffei