Montepaschi rialza la testa

Saranno anche tornei estivi, senza nessun trofeo importante in palio. Ma perdere non piace a nessuno. E così, dopo il ko contro Pavia, la Montepaschi si è rifatta contro Varese. Una bella vittoria (87-68: Stefanov 7, Circosta, Eze 6, Vanterpool 22, Colli, Thornton 21, Datome 8, Maggioli 5, Lamma 4, Rentzias 14) soprattutto dal punto di vista del gioco. Alla fine dell’incontro grande soddisfazione per lo staff tecnico. «E’ stata la migliore partita di questo inizio di preparazione – assicura Pianigiani - Abbiamo giocato bene sia in attacco che in difesa. Varese è una squadra che gioca con i lunghi abituati a portare fuori la difesa, con blocchi ciechi e ribaltamenti repenmtini. In difesa siamo andati molto bene sia con la uomo che con la zona». E se la zona è lo specchio dell’intesa difensiva di una squadra, la buona esecuzione significa che la squadra ha già raggiunto una chimica interessante. «E’ così. Sono soddisfatto perché la difesa a zona è cresciuta durante la partita. Nelle prime azione eravamo in ritardo poi abbiamo trovato i tempi giusti. Siamo riusciti ad avere una buona soluzione di tiri in attacco con un buon equilibrio. Soprattutto il penetra e scarica è stato brillante perché ha trovato soluzioni efficenti negli estreni». Quella di ieri è stata la quarta partita in pochi giorni. Cerchiamo di tracciare un bilancio. Cosa funziona meglio e cosa ancora non va? «Funziona bene la spaziatura degli esterni su tutte le situazioni di pick and roll e timing. Meno bene il post basso dei lunghi perché tendiamo ad intasare l’area e bloccare l’azione». Oggi la squadra tira il fiato. La società ha concesso al gruppo un giorno di riposo dopo le fatiche del week end a Verbania. Il gruppo tornerà a lavorare domani e potrà farlo in modo approfondito visto che saranno presenti anche i reduci dalle Olimpiadi. In questa settimana sarà introdotta anche la riunione tecnica davanti al video per evidenziare gli aspetti del gioco difensivo e offensivo che ancora non sono stati assimilati dalla squadra. Soprattutto dai nuovi arrivati. Come già sottolineato dall’assistant coach Pianigiani, sono i collegamenti tra interni ed esterni che devono essere sviluppati in maniera più approfondita.