Morte Antonio Puerta

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carpisanapoli1
00martedì 28 agosto 2007 21:26
La Liga - E' morto Puerta

Eurosport - mar, 28 ago 20:18:00 2007

Non ce l'ha fatta il 22enne terzino sinistro del Sivgilia Antonio Puerta, deceduto nel primo pomeriggio all'Ospedale Virgen del Rocio dov'era ricoverato da sabato scorso dopo una serie di arresti cardiocircolatori. Rinviata al 3 settembre AEK-Siviglia, confermata per venerdì la Supercoppa col Milan

Altre notizieIl dramma di Puerta
Se n'è andato Antonio Puerta. La sua agonia è durata poco meno di tre giorni. Una serie di attacchi cardiocircolatori hanno interrotto una carriera che si era da pochissimo affacciata nel calcio che conta.

Il cuore del giovane difensore non ha retto e Puerta è volato in cielo lasciando un vuoto in tutto il mondo del pallone. Un pallone che amava e che aveva conosciuto fin da giovanissimo nella sua Siviglia, unica squadra di cui ha vestito la maglia nella sua, purtroppo, brevissima carriera da professionista.

Restano poco chiare le cause che hanno strappato la vita a un ragazzo di soli 22 anni la cui unica preoccupazione era sempre stata quella di giocare a calcio. Si era accasciato al suolo, Puerta, nel match con cui, lui ancora non ne era a conoscenza, avrebbe salutato quel mondo che tanto amava. La paura, poi il sollievo perché il terzino sinistro del Siviglia aveva abbandonato il campo con le sue gambe salvo subire altri, fortissimi, attacchi al cuore negli spogliatoi.

Il ricovero all'ospedale "Virgen del Rocio", le speranze, quindi la tristissima notizia. La fine della corsa, la fine di tutto. Antonio Puerta se n'è andato e, mentre tutti si chiedono il perché ipotizzando chissà quali cause per la sua incredibile scomparsa, il nostro desiderio è quello di ricordarlo come un ragazzo che voleva giocare a pallone. E basta.

In segno di lutto, l'UEFA ha deciso di rinviare al 3 settembre l'incontro che stasera avrebbe dovuto vedere il Siviglia opposto all'AEK Atene nel ritorno del 3° turno preliminare di Champions League. Rinviato anche il prossimo match di campionato degli andalusi contro l'Osasuna. Rimane confermata invece la Supercoppa Europea contro il milan, che pertanto si giocherà regolarmente venerdì 31 agosto allo Stadio Louis II di Montecarlo.

carpisanapoli1
00martedì 28 agosto 2007 21:27
Le morti sul campo


Eurosport - mar, 28 ago 20:50:00 2007

Morire su un campo di calcio: da Ferraris IV a Taccola, da Curi a Foé il tragico elenco dei caduti del pallone si allunga sempre più

La tragica storia di Antonio Puerta non è un'eccezione nel calcio: tanti gli episodi che si contano tra i dilettanti, ma alcune tragedie si sono consumate anche sui campi professionistici e sono quelle che rimangono scolpite nella memoria collettiva. Il primo della serie è Attilio Ferraris IV, campione del mondo 1934, uno dei leoni di Highbury, che Pozzo non convocò per i mondiali successivi per la sua vita spericolaTA. Morì su un campo di calcio a 43 anni in una partita tra vecchie glorie.

Il 30 ottobre 1977 si interruppe tragicamente la carriera di Renato Curi: il 24enne centrocampista del Perugia si accasciò, per un arresto cardiaco che non gli lasciò scampo, cinque minuti dopo l'inizio della ripresa, nella gara casalinga di campionato con la Juventus, disputata sotto una pioggia torrenziale. Nel 1987, l'8 novembre, un giocatore della Pro Patria, Andrea Ceccotti, fu colpito da trombosi alla carotide e si accasciò mentre era in campo per la partita di serie C2 con il Treviso; entrò quasi subito in coma irreversibile e morì sei giorni dopo.

Il 26 giugno 2003, durante la semifinale di Confederations Cup tra Camerun e Colombia, un arresto cardiaco fu fatale a Marc Vivien Foé, centrocampista camerunense di 28 anni, che si accasciò all'altezza del cerchio di centrocampo e a nulla valsero i tentativi dei soccorritori, che cercarono di rianimarlo per più di un'ora. Sei giorni più tardi la stessa sorte è toccata ad un giocatore brasiliano del Botafogo, il difensore 21enne Max, che aveva accusato un malore durante l'allenamento ed è morto dopo il suo ricovero in ospedale.

Miklos Feher aveva 23 anni e giocava nel Benfica quando, il 25 gennaio 2004, un aneurisma al cervello lo stroncò nei minuti di recupero della gara con il Vitoria Guimaraes: nonostante il ritardo dell'ambulanza, che non riuscì a entrare in campo perché un muretto, poi demolito in gran fretta, ne impediva l'accesso, l'attaccante ungherese fu soccorso, ma fu tutto inutile: Feher morì in ospedale.

Sempre nel 2004, il 27 ottobre, una tragedia colpì il campionato brasiliano: nella gara tra Sao Paulo e Sao Caetano, al 14' minuto della ripresa, Paulo Sergio Da Silva, detto Serginho, giocatore del Sao Caetano, cadde a terra privo di sensi: immediati scattarono i soccorsi, che tentarono per quasi un'ora di rianimare il giocatore, ma ogni tentativo risultò vano.

carpisanapoli1
00martedì 28 agosto 2007 21:31
La Liga - Un paese incredulo



Eurosport - mar, 28 ago 20:53:00 2007



Antonio Puerta non ce l'ha fatta, e la Spagna, incredula, è in lutto. Il difensore 22enne del Siviglia, crollato in campo per un infarto sabato sera durante la partita con il Getafe, dopo tre giorni di agonia è morto oggi alle 14:30 all'ospedale Virgen del Rocio della capitale andalusa


Immediato e unanime il cordoglio nel mondo dello sport, e in tutto il paese, per la scomparsa di Antonio Puerta. I compagni di squadra, ad Atene per l'incontro di Champions previsto questa sera con l'Aek Atene, sono subito rientrati. L'Uefa ha rinviato l'incontro a lunedi. "Il mancino di diamante ci ha lasciato" ha detto commosso ai cronisti il presidente José Maria Del Nido. La partita di Supercoppa venerdì a Monaco con il Milan è stata invece confermata e dovrebbe essere dedicata alla memoria del giocatore. Reazioni di dolore sono venute da tutte le squadre spagnole. La Lega ha decretato un "lutto ufficiale" per la prossima giornata e un minuto di silenzio all'inizio di tutte le partite. Messaggi di cordoglio sono venuti dai vertici della politica, dal premier José Luis Zapatero, dal capo dell'opposizione del Pp Mariano Rajoy.

PAESE INCREDULO - Ma il paese è incredulo davanti al dramma di questo ragazzo giovane, forte, che sarebbe diventato padre per la prima volta fra due mesi, seguito da vicino dai medici di una delle migliori squadre d'Europa, spazzato via da un malore tanto fulminante. Le emittenti hanno fatto rivedere le immagini del 30' del primo tempo della partita con il Getafe, quando improvvisamente Puerta, da solo in fondo al campo si è accasciato a terra, subito soccorso dai compagni. Era, si è saputo poi, il primo di una serie di arresti cardio-respiratori (sembra almeno cinque) che l'hanno colpito in quella maledetta notte. Le sue condizioni sono state subito definite gravi dai medici dell'ospedale Virgen del Rocio, che hanno lottato per salvarlo. Questa mattina però un comunicato dell'ospedale faceva già prevedere il peggio. Le condizioni del giovane erano definite "molto critiche" e in evoluzione "sfavorevole per la progressione dei segni di sofferenza cerebrale e per la disfunzione multiorganica causata dall'arresto cardiaco prolungato che ha portato al ricovero".

Dopo la morte del calciatore, i medici hanno precisato che è stata provocata da una "encefalopatia postanoxica dalle molteplici disfunzioni dei suoi organi dovute all'arresto cardiaco prolungato" e che l'infarto in campo era stato provocato da una "aritmia ventricolare causata da una displasia aritmogenica del ventricolo destro", difficile da individuare, che può causare decessi brutali fra i giovani. Secondo la stampa Puerta avrebbe già subito in passato due brevi svenimenti. Ma i controlli approfonditi, anche recenti, disposti dallo staff medico della squadra non hanno dato alcun risultato anormale.

Una camera ardente sarà allestita domani allo stadio Sanchez Pizjuan. Centinaia di tifosi attoniti, molti in lacrime, si sono radunati davanti all'ospedale Virgen del Rocio dopo l' annuncio della morte del giocatore. "Antonio ti vogliamo bene" ha scritto una ragazza su un grande cartello bianco. I tifosi vogliono ricordarlo come uno dei giovani più promettenti del calcio spagnolo e come 'l'eroé del Siviglia, nel cui vivaio era cresciuto fino all'approdo in prima squadra nel 2004.

Puerta rimarrà nella capitale andalusa 'l'eroé che il 27 aprile 2006 segnò di sinistro lo storico gol della vittoria contro lo Shalke 04, che consentì alla squadra per la prima volta in 44 anni di approdare in finale della Coppa Uefa, poi vinta dagli spagnoli. L'indomani del trionfo in finale il famoso torero sevillano Salvador Cortes ottenne dal pubblico quattro 'orejas' per la sua straordinaria bravura e, uscendo, dalla Porta del Principe dell'arena, gridò a tutti che quella era diventata la 'Puerta di Antonio'.

BlackEagle90
00martedì 28 agosto 2007 23:06
che brutta fine che ha fatto... poverino [SM=x486265]
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