Morte Griffin e morti eccellenti in NBA

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carpisanapoli1
00venerdì 24 agosto 2007 18:38
notizia vecchia di qualche giorno...
Travolto da un treno
La tragica fine di Griffin

L'ex giocatore dei Minnesota Timberwolves è morto a 25 anni per un tragico incidente. Un talento cristallino rovinato da una vita segnata dall'alcol

Eddie Griffin in maglia T'Wolves: aveva solo 25 anni
NEW YORK, 22 agosto 2007 - Scioccante rivelazione della polizia di Houston che nella giornata di martedì annuncia il decesso dell’ex giocatore dei Timberwolves Eddie Griffin. Venerdì scorso il 25enne Griffin era rimasto vittima di uno sconvolgente incidente stradale. L’ex giocatore di Minnesota, infatti, aveva ignorato uno stop e si era scontrato, con il suo Suv, con un treno in corsa. La sua auto si era incendiata e le fiamme avevano così reso irriconoscibile il corpo del cestista settima scelta assoluta al draft del 2001. Solamente nella serata di martedì, grazie alle impronti dentali, la polizia ha potuto effettuare il riconoscimento della vittima che è risultata appunto essere Eddie Griffin.
VITA TORMENTATA - Finisce nel modo più tragico la storia di un cestista dal talento cristallino incapace però di gestire la fama e il successo. Dopo una breve ma comunque burrascosa carriera alla Seton Hall University, Griffin era stato scelto al primo giro da Houston ma non aveva mai espresso il suo potenziale finendo spesso nei guai con la legge. Passato ai Timberwolves nel 2004, le cose non erano migliorate per il giocatore che aveva anche dovuto combattere contro l’alcolismo e la depressione.
SENSIBILE - Nemmeno l’aiuto di Kevin Garnett aveva fatto cambiare rotta a Griffin il quale dopo una serie di prestazioni altalenanti a marzo era stato tagliato dai Timberwolves, dopo aver ricevuto anche una squalifica di cinque giornate dalla Nba lo scorso gennaio per essere risultato positivo a un test antidroga della Lega. "Eddie era un ragazzo molto sensibile – commenta l’ex compagno di squadra con i T-Wolves Mark Madsen – credo che sia stato uno dei migliori rimbalzisti e stoppatori con il quale io abbia mai giocato. Ci mancherà molto".
IN CLINICA - Nei suoi primi due anni nella Nba Griffin aveva fatto venire il mal di testa alla dirigenza di Houston per il suo atteggiamento e le sue assenze ingiustificate a troppi allenamenti. Nemmeno un tentativo di disintossicazione alla famosa Betty Ford Clinic nel 2003 era servito. Anche a Minneapolis, infatti, il giocatore era ricaduto nella palude dell’alcol. "Abbiamo cercato di aiutare Eddie in tutti i modi – dice l’ex allenatore dei Timberwolves Dwane Casey – però non c’è stato nulla di fare. Eddie, in fondo, era un bravo ragazzo, quello che è successo mi intristisce molto".
Simone Sandri
carpisanapoli1
00venerdì 24 agosto 2007 18:44
Griffin ultimo dei maledetti

Quanti big Nba morti giovani

Il 25enne, vittima di un incidente stradale a Houston, è l'undicesimo giocatore che ha perso la vita durante la carriera tra i pro. Da Drazen Petrovic a Len Bias, le tristi storie dei protagonisti

MILANO, 23 agosto 2007 - La morte di Eddie Griffin, ex ala di New Jersey, Minnesota e Houston, deceduto in un incidente stradale l'altra notte non è la prima che tronca la carriera di un giocatore Nba. Nel corso degli anni incidenti stradali, aerei, malattie improvvise e persino suicidi hanno funestato il campionato più famoso al mondo. Si tratta dell'11° giocatore Nba in attività a perdere la vita.


Vediamo i casi precedenti:

Drazen Petrovic - Il 7 giugno 1993, a Ingolstadt (Baviera), perse la vita in un incidente stradale il Mozart dei canestri. L'asso croato era infatti seduto, senza cinture di sicurezza, sul sedile anteriore della vettura condotta dalla fidanzata che, a causa della scarsa visibilità, si era schiantata contro un camion messosi di traverso sulla carreggiata. Dopo aver dominato in Europa e avere faticato al debutto oltreoceano con Portland, Petrovic (28 anni) era stato appena eletto nel terzo quintetto ideale Nba per la stagione 1992-93.

Bobby Phills - Il 12 gennaio 2000 la guardia degli Charlotte Hornets si schiantò contro uno spartitraffico a una velocità superiore ai 150 km/h mentre, con tutta probabilità, era impegnato in una gara di velocità con il compagno David Wedley che lo precedeva sulla strada. Phills, 30 anni, era reduce da 9 stagioni tra i pro (11.1 punti di media) e lasciò la moglie e tre figli.

Malik Sealy - La guardia-ala dei Minnesota Timberwolves perse la vita all'età di 30 anni il 20 maggio 2000 quando, di ritorno dalla festa di compleanno del compagno di squadra Kevin Garnett, vide il suo fuoristrada travolto da quello di un 43enne ubriaco. Sealy, 8 anni di Nba all'attivo, non indossava le cinture di sicurezza e il suo veicolo non era dotato di airbag.

Terry Furlow - Il 23 maggio 1980 finirono prematuramente la carriera e la vita della guardia-ala degli Utah Jazz. Fatale al talentuoso e controverso giocatore, fu uno schianto con la sua auto contro un palo della luce in piena notte su una superstrada dell'Ohio. La polizia trovò nel sangue di Furlow tracce di cocaina e di Valium.

Reggie Lewis - Il fuoriclasse nonché capitano dei Boston Celtics, 27 anni e convocato per l'All Star Game 1992, fu stroncato da un attacco cardiaco il 27 luglio 1993 mentre si allenava presso al Brandeis University nel Massachusetts. La sua casacca numero 35 venne ritirata dalla franchigia biancoverde.

Len Bias - La 22enne ala della Maryland University era stato il terzo giocatore scelto nel draft Nba solo due giorni prima del 17 giugno 1986 quando fu stroncato da un guaio cardiaco dovuto a un'overdose di cocaina. Quattro anni dopo il fratello Jay, stella delle high school di Washington, fu freddato durante una sparatoria nel parcheggio di un supermercato.

Jason Collier - Il centro degli Atlanta Hawks morì il 15 ottobre del 2005 a 28 anni. Sentitosi male improvvisamente a Cummings, in Georgia, venne prontamente soccorso ma arrivò privo di vita in ospaedale. L'autopsia rivelò un'anomalia cardiaca causata da un ingrossamente abnorme del cuore.

Ricky Berry - L'ala dei Sacramento Kings venne trovato cadavere nel suo appartamento. A ucciderlo fu un colpo di pistola da lui stesso esploso dopo un litigio con la moglie. Il 24enne, che non aveva mai dato segnali di depressione, aveva concluso la sua stagione da matricola con 11 punti di media a partita.

Bill Robinzine - Il 29enne veterano di Kansas City, Cleveland, Dallas e Utah si suicidò il 29 settembre 1982 con il monossido di carbonio della sua auto nei pressi di una casa abbandonata a Kansas City. Robinzine, che all'epoca era senza contratto, divenne famoso per essere il giocatore sulla cui testa schiacciò Darryl Dawkins quando ruppe il primo tabellone della sua carriera.

Nick Vanos - Il 24enne centro dei Phoenix Suns perse la vita, insieme alla fidanzata e ad altre 153 persone, il 16 agosto 1987 quando l'aereo della Northwest partito da Detroit e diretto in Arizona si schiantò poco dopo il decollo.
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