NAVIGO-TERAMO,E'GIA'ARIA DI DERBY!

C’è quiete a Roseto, il giorno dopo la terza sconfitta consecutiva in campionato. La brutta prova offerta dagli Sharks contro la Fortitudo Bologna ha spinto coach Spahjia a chiedere scusa ai tifosi rosetani per il brutto spettacolo offerto, promettendo un prosieguo di campionato senza le sofferenze sportive finora patite dal Roseto, eccezion fatta per la gara contro Cantù. Eppure, la squadra che ha domato i canturini è la stessa schiaffeggiata a ripetizione da Treviso, Livorno e Bologna. Cos’è cambiato? Indubbiamente, una componente importante è quella psicologica. La squadra, dopo l’inaspettata quanto convincente vittoria contro Cantù, ha sbracato in malo modo contro Treviso e, da quel momento, si è sciolta come neve al sole. I fragili equilibri che il ritardatario coach Spahjia aveva messo in piedi e avevano fruttato contro Cantù sono scomparsi. E in una situazione in cui la precarietà sembra avere il sopravvento, nessun giocatore ha saputo prendere per mano la squadra, così come la squadra non ha saputo trovare un leader capace di rappresentare l’identità di quello che è ancora un gruppo di giocatori unito da poche cose. L’allenatore non ha fatto mistero di aver bisogno di nuove risorse, almeno due nuovi giocatori di talento per dare tranquillità al gruppo e provare a vincere anche con quelle folate individuali che solo un giocatore di classe può dare. Dopo la prima sconfitta contro Reggio Emilia e dopo la vittoria contro Cantù, la società rosetana disse che era giusto aspettare qualche gara per tarare gli equilibri del team e decidere sulle aggiunte. Oggi, alla luce dei risultati, il tempo delle analisi sembra essere finito, anche se la fretta è cattiva consigliera e il Derbyssimo che bussa alle porte rischia di essere deleterio in quanto a qualità delle scelte. Infatti, se da una parte la sfida con i cugini del Teramo Basket ha la sua importanza, dall’altra è fondamentale che la dirigenza rosetana sappia guardare più avanti, a tutto il campionato, non commettendo altri errori come quelli che sono stati fatti dall’inizio della preparazione ad oggi. Troppi giocatori sono stati scelti e scartati, troppe scelte sono state inadeguate. Adesso non si può più sbagliare. Martinelli ha detto, dopo Bologna, che non c’è tempo per i rinforzi da schierare, eventualmente, nel Derbyssimo. C’è da credergli? La scorsa stagione, Fultz e Jefferson furono praticamente catapultati a Roseto ed ebbero giusto il tempo di fare un paio di allenamenti e conoscere i propri compagni, risultando poi fondamentali in campo. Grande merito ebbe coach Luca Dalmonte, che lavorò in silenzio, isolando la squadra dalle pressioni e mostrando addirittura i video dei derby di serie B per caricare i suoi. Chissà quale metodica utilizzerà coach Neven Spahjia e chissà se arriverà qualcuno in tempo per il Derbyssimo.