vee.dee
00mercoledì 15 dicembre 2004 01:43
14 Dicembre 2004 ore 17:46
Che Kobe sia una certezza all'interno dello spogliatoio gialloviola lo sanno anche le cannelle, ma che sia diventato un trascinatore così fondamentale da caricarsi la squadra sulle spalle e portarla verso la retta via è un compito che il N.8 dei Lakers ha deciso di assumersi da quando tutta la squadra, eccetto lui, è cambiata.
In quattro partite ha segnato la bellezza di 89 punti e, nel match contro Golden State, si è divertito, per 43 minuti, a fare il playmaker… non proprio il suo ruolo…
Ah mi sono dimenticata una cosa in due delle ultime quattro gare ha anche messo a segno tre triple doppie… e nella partita contro i Clippers di Marko Jaric, ha segnato 37 punti e catturato 10 rimbalzi, niente male per uno che si diverte di tanto in tanto a fare il playmaker.
E' una fortuna che una squadra rivoluzionata come quella di Los Angeles abbia un punto fermo come Bryant che all'occorrenza si sacrifica per la squadra.
Dicevamo però che c'è stata anche una rivincita, in questa settimana dei Lakers, beh protagonista di questa lieta novella è Jones Jumaine.
Scelto al secondo giro del draft del 1999 dagli Atlanta Hawks, doveva, già prima del draft, diventare una stella dell'NBA, ma quella mattina ai draft si erano dimenticati di lui e rimase da solo nella sala verde dei candidati ad aspettare di essere chiamato.
Così è iniziata la sua storia nella lega americana, girato subito a Philadelphia, con la quale ha giocato due anni, e poi ceduto a Cleveland, per altri due anni, nella stagione 2003/2004 era a Boston, dove però non ha lasciato, come del resto nelle alte squadre, un segno positivo; è approdato a Los Angeles sperando che questa squadra possa farlo diventare protagonista e dopo un bel po’ di gavetta ha avuto la sua prima, e speriamo non ultima, giornata di gloria guidando i Lakers alla vittoria, per 1405-98, contro gli Orlando Magic.
Jumaine ha segnato 25 punti, 22 dei quali nel solo secondo quarto con uno spettacolare 6/6 dal campo.
Nella stessa serata il reuccio Kobe ne ha segnati 22 e gli altri due giovani di Lakers, Mihm e Odom ne hanno segnati 25 e 15 contribuendo decisivamente alla vittoria.
L'unica nota stonata della settimana è stata la partita persa, oltretutto fra le mura casalinghe, contro Phoenix, con la quale avevano già perso una partita a metà novembre. Non sono bastati i 20 punti, 14 rimbalzi e 11 assist di Kobe, i gialloviola si sono fatti rimontare un rassicurante 107-94 a cinque minuti dalla fine portandosi sul 109-107, il resto è storia, una partita persa di poco, 113-110, e tanta amarezza per gli spettatori dello Staples Center.
Infine dobbiamo dare la notizia della settimana, Kareem Rush, guardia, scelto da Toronto nel 2002 e subito girato ai Lakers con i quali ha passato le ultime due stagioni, è stato ceduto ai Charlotte Bobcats.
Caterina Mazzoni