Niccolai-Montecatini, ferita aperta

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vee.dee
00sabato 11 dicembre 2004 12:50
- Il Tirreno -

11/12/2004 09:32 - LORENZO MEI

MONTECATINI. Che la mancata conferma di uno sportivo montecatinese doc con Gabriele Niccolai non fosse una decisione leggera, e che fosse inevitabilmente destinata a lasciare degli strascichi, lo si era capito fin dalla fine di luglio, quando fu chiaro che il capitano di mille battaglie non avrebbe trovato posto nella nuova Agricola Gloria. Prova ne sia che la ferita, incerottata alla meglio per qualche mese, non è per niente guarita e, anzi, rischia di andare in cancrena dopo la polemica tra Andrea Niccolai, Calvani e la società.
L’inizio - La storia comincia a giugno, all’inizio del mercato estivo. Calvani parla con Gabriele e gli dice che nella nuova squadra non gli garantirà un minutaggio pari a quello dell’anno precedente. E’ abbastanza chiaro, a posteriori, che il tecnico è contrario alla conferma. E’ una scelta molto discutibile per varie ragioni, non solo tecniche (e quello che sta succedendo lo conferma), anche se naturalmente un allenatore ha il diritto di dire ai dirigenti quali sono i giocatori che vuole e quelli che non vuole.
La trattativa - Solo che la storia non si chiude qui, anzi, va avanti fino agli ultimi giorni di luglio. Lo stesso presidente Galligani più volte interpellato sulla questione, non annuncia mai la scelta di rompere con Gabriele, anzi fa capire che c’è ancora margine, quasi certamente perché se fosse per lui lo terrebbe. Tant’è che c’è una fase delle trattative in cui l’ex capitano, in vacanza all’Elba, accetta una riduzione di stipendio e minori garanzie di minutaggio. Sembra fatta.
La chiusura - Invece pochi giorni dopo in una conferenza stampa al ritorno dagli Stati Uniti, è ancora Calvani a far intendere chiaramente che nella squadra in via di costruzione Niccolai non ci sarà. Negli stessi giorni, più o meno, Andrea è lasciato libero dalla Virtus e si offre alla società rossoblù, dicendosi interessato a un progetto con molti giocatori montecatinesi, incluso Gabriele. L’Agricola Gloria non raccoglie: a quanto pare ha un’idea di squadra diversa e le strade restano separate. Tutto finito? Per nulla. Si racconta di una petizione di alcuni tifosi per tenere Gabriele a Montecatini, e la tensione resta alta per diverse settimane. Lasciato libero dalla società a fine luglio, Nick jr non ha offerte interessanti dalla B1 o dalla Legadue. A tutt’oggi, nonostante vari contatti, è senza squadra.
La polemica - Si arriva così alle recenti dichiarazioni del fratello Andrea, che punta il dito soprattutto contro Calvani, e alla risposta della società e del coach, che parlano di “bugie” e di “falsità”, facendo alzare notevolmente la temperatura dello scontro. Oltre alla vicenda relativa a Gabriele, c’è anche la questione degli obiettivi: Niccolai parla di roster e budget da vertice, la società risponde che non ha mai dichiarato di puntare così in alto, e di aver speso meno di almeno sei o sette concorrenti.
Le conseguenze - In mezzo a tutto questo, ci sono cinquantacinque anni di storia della pallacanestro a Montecatini (Andrea Niccolai ne è parte gloriosa per una ventina, meglio ricordarlo a beneficio di tutti) e un pubblico che probabilmente uscirà spaccato da questa diatriba. Nel contesto di una fase non proprio idilliaca del rapporto tra gli spettatori (non la curva, che appoggia la squadra, la società e l’allenatore) e il basket, testimoniata dai dati in calo nelle presenze al Palaterme, una bomba del genere non era proprio necessaria, anzi, andava disinnescata. Solo che per farlo servono le mani abili degli artificieri. Mestiere raro e difficile

Nella conferenza stampa di giovedì il team manager Luca Rotelli ha detto, chiarendo gli obiettivi rossoblù, che il presidente Galligani aveva annunciato una riduzione del budget per questa stagione. Non ci risulta, anzi, in un incontro al Croce di Malta, proprio il presidente rossoblù parlò di un budget «leggermente superiore» a quello precedente, dichiarazione pubblicata tra virgolette il 25 giugno e mai smentita. Questo non vuol dire che RB abbia speso di più; probabilmente ha risparmiato qualcosa, almeno fino a oggi, ma non aveva parlato di budget ridotto. E sia chiaro, non è una colpa, semmai un merito, aver reperito fondi necessari a garantire una squadra di Legadue a Montecatini. Diciamo che Rotelli, si è lasciato scappare un’inesattezza, termine assai più elegante rispetto a «falsità».
vee.dee
00sabato 11 dicembre 2004 12:51
Andrea Niccolai scrive al Tirreno


- Il Tirreno -

11/12/2004 09:39 - Si arricchisce di una nuova puntata la polemica innescata dalle dichiarazioni di Andrea Niccolai nel dopo gara di mercoledì sera. In questa lettera giunta ieri in redazione Nick risponde alle affermazioni fatte in conferenza stampa dalla società rossoblù e dall’allenatore dell’Agricola Gloria Marco Calvani. Una lunga replica, scritta a penna dalla bandiera del basket termale.
«Niente e nessuno potrà mai recidere il cordone ombelicale che mi unisce alla pallacanestro montecatinese - esordisce Andrea - Niente e nessuno potrà mai incrinare il rapporto di stima e rispetto che mi lega ai soci di RB e in particolare a Simone Galligani. Con loro ho diviso nell’estate 2001 l’appassionante tentativo di salvare lo Sporting Club per non rendere vana l’eccezionale esperienza dell’estate precedente quando riuscimmo, dopo una drammatica riunione a Pesaro, a conservare la serie A. La seconda volta l’operazione non andò in porto perché la situazione burocratica e finanziaria era veramente complessa. Fu l’occasione però per capire con quale passione e entusiasmo Luigi Bindi, Alberto Guarino, Giorgio Bonamici e Stefano Bittini interpretarono quell’avventura. Io sono, sono stato e sarò un innamorato dei colori rossoblù, quindi sono sempre grato a queste persone per non aver desistito dall’impegno, consentendo a Simone di riportare il basket di vertice a Montecatini, coinvolgendo anche Agricola Gloria che con la famiglia Magrini rafforza il legame con la città».
«Il mio - prosegue Andrea Niccolai - non voleva essere uno sfogo, tantomeno una critica alla società che come ho già avuto modo di dire sta facendo il massimo. Mi dispiace se il mio intervento è stato percepito e interpretato in questa chiave. Non avevo sassolini da togliermi dalle scarpe ma ho solamente espresso la mia opinione e il mio pensiero rispetto alle potenzialità di RB e alle vicende di Gabriele. Penso di essere nella posizione lecita di dire quello che penso. Non è lecito invece darmi del falso e del bugiardo. Mi sembra una cosa molto grave che mi rende perplesso soprattutto perché viene da persone che non mi conoscono e con le quali non ho niente da spartire. Avrei molte cose da dire al riguardo ma in questo momento preferisco non replicare a persone. Replico piuttosto a cose più concrete come il fatto che Calvani gode di un lauto biennale mentre purtroppo mio fratello è senza squadra. Le dichiarazioni sulle sue presunte cinque manchevolezze (Calvani aveva parlato di cinque richiami a Gabriele, ndr) certo non lo aiuteranno a trovare una squadra. La conferenza stampa dell’allenatore, anche le poltroncine del Palamadigan sanno che nulla avviene senza la sua autorizzazione, è surreale e kafkiana, oltre che un clamoroso autogol. Calvani convoca i media per puntualizzare che la squadra può lottare per la promozione, il budget è importante e Gabriele è stato tenuto in forse fino a luglio inoltrato. Esattamente quello che ho detto io! Chi ci capisce qualcosa è bravo. Io so solo che a Montecatini facciamo basket di alto livello da almeno 20 anni e continueremo a farlo con lui o senza di lui. Soprattutto non abbiamo bisogno di nessun tipo di lezione. Calvani è soltanto un allenatore che se vincerà molto ci farà felici, viceversa è destinato a passare la mano sperando che dietro di lui non rimanga troppa terra bruciata».

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