vee.dee
00mercoledì 1 dicembre 2004 11:47
«Non cerco rivincite, ma solo i due punti»
- Il Resto del Carlino -
01/12/2004 10:03 - Una vita a Caserta con qualche rapida puntata al nord prima a Imola poi Castel Maggiore. Per Damiano Faggiano la partita di domenica contro la Pepsi non può essere una gara come le altre anche se per uno come lui la normalità e la professionalità vengono prima di ogni altra cosa: «Sono andato via da Caserta in punta di piedi e vi assicuro che non ho nessuna rivincita da prendermi. Certo, un po’ di emozione all’inizio sarà inevitabile perché i giocatori sono tutti cari amici e rivedrò tutti con piacere, da coach Marcelletti ai dirigenti. Ma poi, senza rancore, ci sarà spazio solo per la Carife».
Quando è andato via la Pepsi era in piena crisi, oggi è in crescita e ha appena vinto un gran derby.
«Ho visto la partita in tivù Tv e conoscedo la passione dei tifosi casertani immagino la gran gioia che sia stata quell’impresa. Oggi effettivamente la Pepsi è in crescita e l’arrivo di Colson ha dato grande spessore alla squadra che prima era forse un po’ leggerina e inesperta. Insomma arriveranno qui gasatissimi e in più con l’aggiunta di tre ex di valore come Monty Mack, che sta andando molto bene, Charlie Foiera e Ghiacci , che qui hanno ancora tantissimi amici. Clienti scomodi da prendere con le dovute cautele. Ma noi dobbiamo vincere».
E di questa Carife che diciamo? Siete ancora una bella incognita.
«Siamo ancora alla ricerca di equilibrio e di una giusta continuità di rendimento. E poi bisogna imparare ad applicare in gara quello che studiamo in settimana. Con Bologna, per esempio, avevamo preparato diverse cose ma all’atto pratico sarà stata l’emozione del derby, la forza dell’avversario o la troppa foga, sta di fatto che abbiamo dimenticato tutto commettendo troppi errori e ingenuità. Con un’altra avversaria forse si poteva anche vincere, ma contro questa Virtus no. E adesso dobbiamo veramente rimboccarci le maniche, io credo in questa squadra e nel lavoro che facciamo ma adesso è proprio ora di reagire e darsi una mossa».
Stefano Rizzi