Fabio Zingone
00domenica 17 ottobre 2004 11:18
Mottola 6-. Fino a che non viene limitato dai falli si dà da fare. Nel naufragio quasi tiene su la barca. Poi, quando c’è da fare la rimonta infila uno 0/4 da tre che non è per lui usuale. Sei rimbalzi e 5/8 da due nel suo score. Ma anche un rimbalzo decisivo lasciato a Goree, che alla fine lo domina.
Smith 7-. Svagato fino ad essere irritante all’inizio del match. Dove Garnett lo umilia. Poi partecipa alla rimonta. Da grande protagonista, anzi bomber qual è. Le cifre lo incoronano: 3/3 da due, 6/12 da tre, 4 rimbalzi e 2 assist. Ma non va mai in lunetta e subisce un solo fallo.
Dati anche questi significativi. Nel finale diventa l’unica opzione offensiva e viene «chiuso» dalla difesa.
Gigena, ng. Solo 2’. Nonostante un Milic largamente inguardabile.
Rannikko 7-. E’ l’artefice della rimonta dopo l’avvio da film dell’orrore. Dopo il disastro con Cantù appare in netto recupero.
Dividere la regia col solo Dj lo rinfranca: 2/3 da 3, 2/2 nei liberi, 5 falli subiti.
Milic 4. Zero tondo nel primo tempo con –4 di valutazione. Melillo insiste su di lui a dispetto di tutto. Ma non è ripagato adeguatamente per i 24’ di utilizzo: 0/6 al tiro, ½ nei liberi e 4 rimbalzi. Non si sente nemmeno in difesa.
Frosini 5,5. Il reparto lunghi è largamente deficitario. Lui, però, si fa sentire in difesa (e non è facile). Meriterebbe la sufficienza, ma ci sono due errori al tiro (3/6 alla fine) in azioni decisive che pesano sulla sua valutazione.
Ress 5,5. Gioca più di Forrest. Non si vede la differenza. Mentre Bargnani gioca meglio di lui. Due rimbalzi, 1 assist.
Forrest 5,5. Entra al 6’ e partecipa allo scandalo. Quando Melillo lo toglie si arrabbia e va in panchina rumorosamente: chiude con un 1/5 al tiro pesante e 5 rimbalzi. Il minutaggio è ancora da quarto lungo.
Evidentemente Melillo, a meno che non sia masochista, si fida più degli altri. Oppure il messaggio è rivolto al futuro. Dicono che Amadio lo abbia già colto, chissà se in società sono tutti sulla stessa linea…
Malaventura 7-. E’ l’unico che frena Garnett in difesa. In attacco infila due bombe (su sei tentativi) proprio quando erano necessarie.
Nel finale il coach gli preferisce Milic e sbaglia.
Djordjevic 6-. Fa due-tre cose da vecchi tempi. Ma in difesa non regge il ritmo. Reagisce alle critiche dell’Inferno con un applauso rivolto alla curva ed in panchina fa un tifo da ultras. Gioca 24’, ma ad un certo punto chiede il cambio. Il coach lo mette negli ultimi 2’ ma la mossa non è vincente: 5/6 da due, 0/2 da tre, 3 assist, 11 di valutazione.