Fabio Zingone
00sabato 21 agosto 2004 12:46
Un giorno di riposo per Silipo, un quarto di partita per l'Italia. Senza il capitano, tenuto a riposo precauzionale per un lieve lesione al timpano dell'orecchio destro, gli azzurri ottengono una vittoria in chiaroscuro contro l'Egitto, com'era prevedibile per una partita fin troppo scontata. Così, dopo un buon primo periodo, con 3 gol di Roberto Calcaterra, Binchi e Rath, la squadra di De Crescenzo rischia addirittura la rimonta in un secondo quarto in cui riesce a tirare soltanto due volte verso la porta avversaria, sempre con Angelini, all'evidente ricerca della condizione.
Ma è proprio l'attaccante della Pro Recco a chiudere il match con Roberto Calcaterra nel 3° quarto, nel quale però viene fuori un problema-portiere. Marco Gerini, a cui il c.t. avevo offerto una buona opportunità per riprendersi il posto conquistato da Stefano Tempesti, subisce due gol su azione, pericolosi anche per la differenza-reti, e viene sostituito. "Non sto bene mentalmente ed è giusto che giochi Stefano, in forma migliore della mia - spiega il giocatore della Leonessa Brescia -. Ho perso fiducia e questo ricade anche sulla sicurezza che trasmetto ai compagni in acqua. Mi dispiace che accada qui, ma è possibile che stia pagando lo stress dell'inizio, la concorrenza fra i tre portieri per conquistare il posto: a trentatré anni, forse mi ha anche stancato la preparazione lunga e io sono stato incapace di reagire".
La goleada finale non basta comunque agli azzurri che devono aspettare il risultato di Spagna-Germania prima di affrontare la Grecia di Campagna nella sfida che lunedì chiuderà la fase eliminatoria. Se vincessero gli iberici (che avranno poi l'Egitto e quindi potrebbero finire con buone probabilità al primo posto nel girone, passando direttamente in semifinale), l'Italia sarebbe sicura del terzo posto anche in caso di sconfitta con i padroni di casa. Altrimenti, sarebbe obbligata a vincere nell'ambiente più difficile che si possa immaginare.