Pepsi, solo doni sotto l'albero
- Gazzetta di Caserta -
24/12/2004 12:44 - CASERTA. L'ultima giornata del 2004 ci ha consegnato una Juve cinica e concreta che ha saputo cavarsela anche in un match, dove non ha particolarmente brillato né dal punto di vista del gioco né dal punto di vista atletico. Il merito, ovviamente, è anche della solidità e della compattezza dell'avversario. Una Juve, dunque, che ha mostrato un'altra faccia nuova, l'ennesima; la faccia di una Juve che è riuscita a compensare un'assenza di lusso, e soprattutto imprevista, come quella di Mack che ha giocato praticamente solo nei primissimi minuti del match. Ma la Pepsi di quest'ultima parte dell'anno solare è una squadra piena di risorse, ma soprattutto molto orgogliosa e allora tutti, al momento dell'infortunio dell'americano, hanno capito che bisognava dare qualcosa in più se si voleva portare a casa il risultato ed allungare la serie positiva al Palamaggiò A tal proposito va elogiata la prova di Marco Carra che, per lunghi tratti, non ha fatto per nulla rimpiangere l'assenza di Mack. Quella contro Pavia è stata una vittoria costruita minuto dopo minuto, con pazienza, sul filo dei nervi; e alla fine è stata anche meritata, nonostante sia arrivata in maniera alquanto rocambolesca. Ma in una situazione di emergenza come quella venutasi a verificare per la defezione di Mack, ci ha pensato ancora lui, l'uomo della provvidenza, quello Sean Colson che oramai non ha più nulla da dimostrare e che è stato in grado di cambiare volto ad una squadra che solo un paio di mesi fa sembrava alla deriva, ma che ora non può più prescindere da lui; assolutamente. Anche in una serata un po' storta come quella di mercoledì lui non si è scomposto più di tanto, ha preso per mano i compagni, visto che oramai l'ago della bussola è tutto nella sua direzione, e si è preso le più grosse responsabilità; come sono abituati a fare i grandi campioni. Responsabilità che sanno tanto di esperienza e di bravura, sicuramente, ma soprattutto di furbizia; basti pensare all'azione che negli ultimi secondi dell'overtime ha portato il cecchino di Philadelphia a conquistarsi i tre tiri liberi della vittoria. Una vittoria che ad un certo punto, quando Pavia aveva piazzato un break importante recuperando gli undici punti di svantaggio e poi riuscendo anche ad arrivare a +7, sembrava potesse sfuggire. Sarebbe stata sicuramente una delusione molto cocente perdere in casa un match simile e chiudere in maniera piuttosto amara un periodo caratterizzato solo ed esclusivamente da tante soddisfazioni. Invece l'orgoglio e l'umiltà di un gruppo come quello messo su dal "professore" hanno prevalso su qualsiasi fattore tecnico-tattico. Per di più si tratta di due punti importanti non solo per lo scontro diretto con i lombardi che potrebbe essere decisivo alla fine della regular season, ma soprattutto per la classifica perché consentono ai biancorieri di.rimanere all'ottavo posto a quota 14 in coabitazione con Ríetí e Montecatini, già battute negli scontri diretti, e con Trapani che dovrà presentarsi al Palamaggiò all'inizio di gennaio. Prima, però, ci sarà il match di Fabriano che aprirà, il giorno dell'Epifania, il nuovo anno. Iniziare con una vittoria sarebbe la cosa più preziosa che possa capitare.
Fabio Testa