Pesaro:Smith in prima fila

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Fabio Zingone
00domenica 29 agosto 2004 11:41
La perdita di Alphonso Ford, dopo aver «gelato» l’ambiente, ha scaraventato di nuovo la Scavolini in pieno mercato a fine agosto, quando le squadre sono quasi pronte per i primi tornei di pre-season. Una situazione inedita, complicata, con due uomini da quintetto ancora da scegliere. Due ruoli importanti guardia e pivot: andando per le spicce, quello che fa i bottini più grossi e quello che prende i rimbalzi.
Se per il centro la strada sembra ormai arrivata vicina al capolinea, e Amadio promette un pivot importante (Keon Clark appare però davvero troppo), per la guardia la situazione è fluida, tutta da vagliare. Una delle possibilità, a questo punto, è che la società possa scegliere una soluzione tampone: un giocatore per il mese di settembre e le prime partite di campionato, in attesa dei tagli Nba, previsti per metà ottobre. Tenuto conto che l’Eurolega partirà la prima settimana di novembre, la Vuelle farebbe in tempo a tesserare il giocatore definitivo anche se poi il tempo per ambientarsi non sarebbe infinito. E’ una soluzione, questa, che andava di moda una decina d’anni fa, quando dalla Nba piovevano le stelle a stagione iniziata. Ancora liberi ci sono veterani interessanti: Kendal Gill, Steve Smith, Bryan Russell, Hubert Davis. E pure un bel nome più giovane, Dion Glover, del ’78.
Potrebbe essere una strategia, se la Scavolini vorrà ingaggiare un esterno al livello di Ford. «Come lui nessuno mai» vien da dire pensando ad Alphonso. Qualcuno che gli assomiglia però c’è. La guardia che più lo ricorda per creatività e capacità di costruirsi il tiro è Charlie Smith, che incantò con la canotta della Snaidero Udine. Quest’estate il «ragno» ha detto no a molte big: ci risulta abbia rifiutato le offerte di Treviso, Roma, Napoli , Malaga e una, economicamente incredibile, dalla Russia. Tutto per stare dietro ancora ai suoi sogni Nba: «Alla soglia dei 30 anni è l’ultima occasione — ha spiegato Smith al suo agente —. Dopo ci metterò una pietra sopra». In estate ha partecipato alla Summer League coi Lakers ma ora sta trattando con alcuni club per disputare il veteran camp con almeno in mano la promessa di un contratto. Altrimenti si aprirebbero di nuovo per lui le porte dell’Europa: e crediamo che, dopo essersi accontentato della Legadue, Pesaro potrebbe essere una destinazione molto gradita, con l’Eurolega che non ha mai disputato. Anche Derrick Dial è nel taccuino: giocatore che può dare una mano anche in regia, momentaneamente risulta nel roster dei Phoenix Suns ma è ancora libero. A sentire in giro, non ha moltissime chances di fare la squadra perché non piace a Mike D’Antoni, ma è uno di quelli che prima di stare a sentire le sirene europee ci pensa su molto. Su Trajan Langdon, un tiratore puro rispetto ai primi due, girano voci anomale: ha già in mano il contratto per la prossima stagione con l’Efes Pilsen Istanbul ma risulta che sia in America perché una Nba-escape gli consentirebbe di uscire dall’accordo coi turchi. Non fosse così, l’Efes ha in organico tre guardie: Langdon, appunto, Will Solomon e il giovane Domercant. Uno è di troppo. Chissà se alla fine Pesaro andrà a fare la spesa in Turchia...
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