Recalcati: «Gigli e Mordente? Da nazionale»

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vee.dee
00martedì 7 dicembre 2004 13:49
Il coach elogia anche Boscagin: «Una piacevole realtà»

- Gazzetta di Reggio -

Per rendimento in campo sono gli americani della Bipop, secondo una fortunata definizione che in breve ha percorso lo Stivale. Ma da italiani veri, Marco Mordente, Angelo Gigli e Giorgio Boscagin - 67 anni e 69 punti in tre sul parquet di Reggio Calabria - saranno protagonisti, con la casacca della nazionale sperimentale, del match che inaugurerà l’All Star Game in programma sabato 11 a Torino. Non è un caso che a gongolare per la crescita dei pargoli reggiani sia anche l’allenatore azzurro Charlie Recalcati, che a Torino li ha voluti proprio per testarne con mano le potenzialità.
Che progetti ha la nazionale su Angelo Gigli?
«Della sua generazione - risponde Carlo Recalcati - è un giocatore su cui puntare e che potrebbe arrivare ad avere un ruolo determinante. L’avevamo visto in azzurro in Lituania con il team Under 20 e da allora è cresciuto moltissimo. In breve tempo, al talento e alla tecnica, ha aggiunto una grande personalità».
Per Marco Mordente è un ritorno in azzurro.
«Ebbi modo di osservare il giocatore all’inizio del mio periodo da allenatore della nazionale quando partecipò alle qualificazioni agli Europei. In seguito ha incontrato qualche problema, e con la grande crescita di Bulleri ha perso posizioni. Anche alla luce del buon campionato che sta facendo, ora più che mai Mordente va seguito e incoraggiato. Non è mai stato dimenticato, lui lo sa, e lo vedremo volentieri in campo a Torino».
Sorpreso dall’exploit di Giorgio Boscagin?
«Boscagin è una piacevole realtà, nonché la dimostrazione che gli italiani validi ci sono anche in serie B, e quando si sa dove andare a pescare le risorse non mancano».
Ritiene che Gigli e Mordente possano aspirare ad entrare nella rosa degli Europei di Belgrado, nel settembre prossimo?
«C’è tempo prima di arrivare a Belgrado. Vedremo i risultati del campionato ed eventualmente ciò che accadrà ai Giochi del Mediterraneo, uno degli appuntamenti dell’estate azzurra. La nazionale è un gruppo consolidato che negli ultimi due anni ha dato garanzie e risultati; inserire un nuovo giocatore può sempre andare a mutare certi equilibri. Per entrare a farne parte è quindi necessario possedere determinate caratteristiche morali, e sia Gigli che Mordente ne sono dotati. Entrambi possono aspirare a un ruolo nel team azzurro».
Tre giovani italiani protagonisti in serie A. Merito del club e dell’allenatore?
«Valorizzare i giovani è sempre stata la politica della Pallacanestro Reggiana e, nella logica del massimo campionato, è giusto esistano realtà come Reggio Emilia e Biella, che portano avanti un solido progetto sul settore giovanile. Sull’allenatore - sorride il coach azzurro - non ho mai avuto dubbi. Fabrizio Frates non ha paura di puntare sui giovani. Credo che la Bipop attuale sia l’ideale connubio per far compiere a giovani talenti un decisivo salto di qualità».
Linda Pigozzi
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