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00venerdì 7 aprile 2006 14:07
Sabatini: «Sarà un derby da Ricchi e Poveri»
06/04/2006 08:43
Il patron della Virtus ha tante sorprese per la sfida
- Il Resto del Carlino -
Il derby è sempre più vicino. La Virtus dovrà prima rendere visita a Biella, domenica pomeriggio, ma la stracittadina comincia a prendere pieno possesso delle Due Torri. Claudio Sabatini, patron bianconero, ci pensa. E pensa a come rendere più appetibile il match. Dopo il lancio della StarBag ecco altre sorprese.
«Mi è dispiaciuto — sottolinea Sabatini — leggere alcune considerazioni di Alibegovic. Ma condivido con lui il fatto che il derby debba una sfida leale, senza toni elettrici, da una parte e dall’altra. Per questo mi sono accordato con la Fossa dei Leoni, alla quale abbiamo venduto 600 biglietti. Per questo abbiamo chiesto alla Fortitudo di poter utilizzare l’inno che accompagna le loro gare al PalaDozza. E vorremmo che fosse il loro speaker, Michele Forino, a presentare la squadra: dovrà essere una festa».
E festa sia, anche se Sabatini qualche sassolino se lo toglie. «Mi è dispiaciuto che il general manager della Fortitudo abbia voluto commentare la nostra scelta di non prender parte all’Eurolega. E’ stata una decisione sofferta e impopolare, lo riconosco. Ma è una scelta che oggi rifarei di nuovo. Anche perché con un budget come il nostro, 4 milioni di euro, non potevamo comportarci diversamente».
Non si ferma, il patron bianconero, anche se sottolinea di non voler fare polemiche.
«Abbiamo affrontato il campionato con grande umiltà, scegliendo con serenità la politica dei piccoli passi. In Fortitudo ci sono tre dirigenti il cui costo è triplo rispetto all’ingaggio del nostro giocatore più pagato. Per questo sto preparando anch’io una coreografia speciale: un poster di 150 metri con l’ingrandimento della relazione del presidente del collegio sindacale della Fortitudo».
Virtus povera e Fortitudo ricca: un’immagine ricorrente nel lessico di Sabatini.
«Per il derby — insiste — sto cercando di ingaggiare un gruppo musicale che ha caratterizzato quelli della mia generazione...».
Lascia la frase quasi in sospeso, Sabatini, poi ricorda il nome del gruppo.
«Ovviamente si tratta dei Ricchi e Poveri. Credo che siano perfetti per fotografare l’attuale rapporto di forze. Il nostro budget è nettamente inferiore al loro. Nel derby non ci sarà storia».
Una storia, però, vorrebbe riaprirla. Quella dei rapporti di buon vicinato.
«Mi auguro che al derby di Pasqua ci sia anche Giorgio Seragnoli. Il derby è una partita che tutta Italia ci invidia e che, per questo motivo, dovrà rivelarsi una festa».
E prima della palla a due anche una sfida di basket in carrozzina.
«Ho conosciuto un ragazzo simpaticissimo che tifa Fortitudo. Spero di dargli un dispiacere».
Alessandro Gallo