Santoro compie quarant'anni

Santoro, i ricordi dei suoi primi 40 anni
(1 dic.) Festeggia oggi 40 anni Sandro Santoro. Il d.s. neroarancio, ormai reggino d´adozione, lo fa come sempre in silenzio, lavorando per la causa della Viola. I tredici anni in squadra, leader e capitano di una Viola cuore e passione come lui, ed i tre da dirigente, hanno lasciato il segno tra i reggini. Ieri è stato scelto tra i cinque personaggi della citta´ come tedofori per accompagnare la fiaccola olimpica in vista della XX edizione dei Giochi Invernali di Torino 2006. Un riconoscimento che premia il forte attaccamento al territorio di Sandro Santoro degno rappresentante di Reggio Calabria. La prima gara con la canotta neroarancio risale al campionato 1998 - 1999. La Viola giocò in casa con la Kleenex Pistoia. 24 minuti in campo, 8 punti per Santoro. Era la Viola con Tonizo Zorzi in panca, Dan Caldwell, Bob Lock, Giampiero Savio, Stefano Attruia, Giovanni Spataro, Lucio Laganà, Gerardo Brienza ed i giovani Famà e Russo. Da menzionare, per quell´anno, la grande partita contro la fortissima Teamsystem Bologna, 23 punti in 35 minuti, con 4 su 6 da 2 e 4 su 8 da 3, 4 assist, 3 palle recuperate e ben 26 di valutazione. L´ultima gara in campionato, con la maglia della Viola, fu il 19 aprile del 2000. Una straordinaria vittoria, contro Varese per 93 a 65. Era la squadra di Manu Ginobili, Franco Binotto, Ale Montecchia e Kevin Thompson. Dall´altra parte Andrea Meneghin, Pozzecco e Vescovi. "Le gare che ricordo maggiormente - ci ha detto Sandro Santoro - sono due. La sconfitta a Treviso nell´aprile del 1993 e la vittoria contro Milano nel campionato 1997 - 98". Era il 18 aprile 1993 ricorda Santoro, che in quella gara realizzò 4 bombe su altrettanti tentavi. Del canestro fantasma di Garrett se de discute ancora a distanza di oltre 12 anni. "Contro Milano disputammo quella gara senza Mike Brown. Un´assenza pesantissima, ma giocammo con il cuore sostenuti come sempre dai nostri impareggiabili tifosi e vincemmo 81 a 79 contro la corazzata Stefanel"(la partita dove e' nata la frase storica "qui non si muore mai".