Scavo-Sale trattativa infinita!

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Fabio Zingone
00domenica 12 dicembre 2004 10:28
Pareva dovesse essere quella di ieri la giornata della separazione ufficiale tra la Vuelle e Sasha Djordjevic, ma nessun comunicato è giunto da via Paterni: sembra che la società pesarese abbia deciso di aspettare la definizione di tutti i particolari prima di spiegare con chiarezza i perchè del divorzio. La conferma arriva dal general manager biancorosso.
«Non posso rifiutare un’intervista perché non è nel mio costume, ma la situazione è molto delicata e quindi posso solo dirvi che la società sta lavorando, ma che deve anche mantenere un certo riserbo su questa situazione — ha detto ieri Andrea Luchi — perché non è una vicenda prettamente sportiva e quindi, nel rispetto di tutte le parti interessate, è bene spendere poche parole. Oltretutto ultimamente abbiamo parlato tutti troppo: avessimo parlato meno, le cose potevano essere condotte con un po’ più di tranquillità e lucidità. Comunque, ora la situazione è sotto controllo e vi comunicheremo le nostre decisioni non appena tutti gli scenari saranno perfezionati al 100%».
Intanto, dopo due giorni di riposo, stamane Crespi riprenderà gli allenamenti. Senza Djordjevic.
«Preferirei non parlare di questo argomento. Mi concentrerò invece sulle prime valutazioni a proposito della squadra: un gruppo che mi ha mostrato disponibilità dal punto di vista umano e questa è già una buona partenza. Lavoreremo d’ora in poi — spiega Marco Crespi — per avere più consapevolezza delle nostre qualità, cercando di nascondere i difetti».
Quali i più difficili da mascherare?
«La nostra non è una squadra molto atletica, ma ha nel suo dna tecnica, talento e tanta esperienza. In difesa avremo regole semplici per non far arrivare l’attacco avversario in pieno ritmo. Lavoreremo per avere nel nostro bagaglio la capacità di alternare le difese come impostazione e non come arma tattica: cambiando spesso difesa, gli attacchi avversari rallentano per leggere la nuova situazione. Poi c’è l’attacco: dobbiamo avere maggiore organizzazione. Correre quando si può, mentre in situazioni ibride meglio fare scelte più oculate, che non indeboliscano la difesa. Per stessa ammissione dei giocatori, infatti, il problema più urgente è quello di un lento rientro difensivo. Quindi dobbiamo fare attenzione a non sbilanciarci troppo».
Come risolvere l’handicap dei rimbalzi?
«La squadra deve sentirsi protetta dalla sua organizzazione. Non ci sono altre vie».
Dal punto di vista dell’ambiente, cosa dire?
«Giovedì sera ho notato voglia di fare tifo e sostenere la squadra, nonostante le polemiche che avevano preceduto il match. Questo mi fa piacere — dice Crespi — perché tutti devono mettersi in testa che se la Scavolini perde, perdono tutti: i giocatori, l’allenatore, i dirigenti e anche i tifosi. Parlando personalmente con la gente, vedo che questo pensiero è condiviso, quindi si tratta di mettere insieme queste volontà singole per creare un ambiente il più possibile sereno attorno alla squadra. Alla fine, a tutti noi sta a cuore solo il bene di questa squadra».
Così da oggi si ricomincia a lavorare per il futuro: quali indicazioni per il mercato?
«Non voglio fare ulteriore confusione di ruoli, visto che ce n’è stata. Le domande sul mercato vanno fatte ai dirigenti...».
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