Siena: Stonerook e la figuraccia

Stonerook, Hamilton e Woodward, i tre giocatori ‘sotto accusa’ hanno voluto spiegare le loro ragioni e lo hanno fatto attraverso un lungo comunicato congiunto. Ecco le parole dei tre americani: «Siamo amareggiati per i fatti accaduti domenica scorsa nel dopo partita di Udine. Pur essendo dispiaciuti della reazione avuta, teniamo a precisare che siamo stati vittime di una vera e propria aggressione verbale che a tratti, ha rischiato di sfociare in altro. Dopo la deludente prova eravamo tutti frustrati e preoccupati anche per il colloquio avuto con la Società al termine dell’incontro: all’uscita dagli spogliatoi ci siamo trovati circondati da un gruppo di persone che inveiva contro di noi con fare minaccioso e non avendo dimestichezza con la lingua italiana non riuscivamo neanche a capire bene cosa stesse accadendo. Certo è che abbiamo avuto difficoltà a raggiungere il pullman e ci siamo sentiti minacciati personalmente. Anche se non ci vogliamo giustificare, crediamo sia comprensibile la nostra reazione di fronte a tutto ciò. In questa stagione altre volte come di ritorno dalla partita di Roma o nel dopo la gara con l’Ulker, abbiamo subito pesanti contestazioni verbali, questa volta però riteniamo si siano superati i limiti. Pur riconoscendo ai tifosi la libertà di contestare, certi atteggiamenti sono per noi di difficile comprensione perchè non rientrano nella nostra cultura sportiva. La società durante questa annata ci ha più volte spiegato l’attaccamento dei tifosi ma a Udine ci siamo sentiti in pericolo. Il nostro compito è quello di dare il massimo in campo per vincere le partite e se non ci riusciamo siamo noi per primi a subirne le conseguenze sul piano professionale. In ogni caso rivendichiamo la nostra dignità personale».