Silenzio.Parla Charlie Recalcati

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Fabio Zingone
00mercoledì 8 dicembre 2004 20:20
La Montepaschi, prima della sosta per l’All Star Game, quando vedrà tanti biancoverdi partire per Torino o per vestire la maglia della Nazionale o dell’All Stars, deve affrontare la trasferta di Kaunas per la sesta giornata di Euroleague. Stamani tutti i giocatori mensanini hanno preso parte alla seduta in palestra, nel pomeriggio dopo la riunione tecnica, l’appuntamento è sul parquet. Domani poi la partenza.
Il coach Carlo Recalcati inizia la consueta conferenza stampa parlando del rientro degli infortunati.
“Stiamo andando verso il recupero sia di Stefanov che di Myers: il play macedone sta progressivamente migliorando, la caviglia è sgonfiata e stasera proverà. Carlton ha un problema alla schiena. Stamani non accusava dolore, vediamo in allenamento”.
Montepaschi in trasferta a Kaunas per una partita che se vinta permetterebbe di avere più certezze per il passaggio del turno.
“Una vittoria in trasferta ovviamente darebbe già sicurezza contando poi di proseguire con le vittorie interne. Quello di giovedì non è, comunque, da considerare un impegno facilissimo. Lo Zalgiris è un enigma, non ha ancora vinto in casa e immaginiamo quanto vorrà rifarsi. Si dice abbia dei problemi, poi vince in trasferta dimostrando maturità. Ci domandiamo allora quale è la vera Zalgiris? Comunque, credo che noi dobbiamo preparare la partita con scrupolo, avere una conoscenza degli avversari ma soprattutto pensare a noi stessi, al nostro gioco. Questo vuol dire che dobbiamo riuscire a trovare una continuità nei 40 minuti: è l’obiettivo di sempre che diventa ancora più importante in questa partita che può significare molto”.
Il successo in trasferta, in questo momento, quanto è importante?
“Le vittorie fuori casa sono ovviamente importanti, più in campionato che nella prima fase di Euroleague, perché determinano la classifica finale della regular season. E’ dunque fondamentale trovare punti fuori, bisogna prenderne atto, e per riuscire a fare questo noi dobbiamo avere più continuità. E’ il nostro problema attuale: a Cantù abbiamo dominato nel primo tempo e concesso agli avversari di rientrare in partita nella ripresa. Dobbiamo rimanere concentrati per tutti i 40 minuti ed essere più reattivi nelle rotazioni dove a momenti fatichiamo a trovare l’assestamento e questo ci penalizza”.
Quanto è cambiato lo Zalgiris rispetto all’anno scorso.
“Nella precedente Euroleague era una squadra costruita su Sabonis, quest’anno invece non ha nemmeno mai preso parte ad un allenamento quindi non è stata creata in funzione di lui. E’ un buon gruppo, hanno un giocatore di talento come Andriuskevicius, uno degli elementi più interessanti in Europa. Cercano di dargli spazio per fargli fare esperienza. A volte però per valorizzare questo ragazzo la squadra perde in consistenza. Inoltre non hanno una grande rotazione nel reparto lunghi che è un limite ma può essere anche un vantagio se sfruttato come hanno fatto a Barcellona. E’ una squadra più leggera rispetto al passato che in alcune partite patisce, in altre si esalta”.
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