Torneo città di S.Antimo

In attesa dell’esordio assoluto in B1 dell’oramai prossimo 18 di settembre contro Porto Torres, l’Atellana Sant’Antimo sarà protagonista in questo fine settimana del Torneo “Città di Sant’Antimo”. Nelle serate di sabato e domenica andrà in scena un interessante quadrangolare, primo evento tecnico ufficiale che si svolge nel nuovissimo Centro Sportivo Comunale e che vedrà protagoniste oltre all’Atellana Sant’Antimo, Latina, altra compagine di B d’Eccellenza e due realtà di LegA2 come l’ambiziosissima Scafati di coach Gramenzi ed Osimo. Si comincia sabato alle 18.30 con Scafati – Latina ed a seguire Sant’Antimo – Osimo. Domenica invece alle 18.30 Finale 3° e 4° posto ed alle 20.30 la Finalissima. “Siamo veramente contenti di poter offrire agli sportivi la possibilità di assistere ad un evento tecnico di questa levatura- è Peppe Liguori giemme biancorosso a parlare – siamo sicuri che tutti siano consapevoli di come questo solo 12 mesi fa fosse impensabile ed il confronto con realtà di LegA2 o B1, puramente utopistico. Eppure tutto ciò ora è realtà e sono sicuro che faccia da volano per un ulteriore e crescente seguito, catalizzi nuovo interesse”. In effetti le parole di Liguori hanno un rilievo soprattutto se si considera come effettivamente nel non lontano giugno 2003 la società del Presidente Cesaro, oltre al solito interessantissimo lavoro sulle giovanili, disputava ancora i playoff di Serie D ed ora può pregiarsi dell’onore di competere con realtà ambiziose di B1 come Latina o addirittura di LegA2 come Scafati ed Osimo. “Di quanto sia ampio il salto che abbiamo fatto dai campionati regionali o anche solo dalla C1 della scorsa stagione fino alla B1 – dichiara convinto coach Ponticiello, ritornato a guidare la squadra della sua città dopo esperienze importanti in B1 come quelli di Cefalù, Caserta e Capo D’Orlando - dovremo ricordarcelo in ogni passo della nostra stagione, evitando sia le facili esaltazioni che pericolosi crolli di umore. Credo che il pubblico debba svolgere da questo punto di vista un ruolo essenziale, ma se penso al sostegno che negli anni 90 sapeva dare alla squadra, non nutro il benché minimo dubbio al riguardo: sarà il nostro 6° uomo…”.