Toronto Raptors

Settimana scorsa ha suscitato molto scalpore un’intervista che il general manager dei Raptors, Rob Babcock, ha rilasciato al locale “Toronto Sun”, in sostanza questi ha detto che se la squadra riuscisse ad ottenere lo stesso numero di vittorie dello scorso anno (trentatre…) sarebbe un mezzo miracolo, stante la pochezza del roster… Ora non voglio discutere la moralità del soggetto in questione, ma finché stiamo a criticare l’atteggiamento di un singolo o della squadra è un conto, se prima ancora di cominciare il “training camp” questo se ne esce in questa maniera solo perché “abbiamo un roster giovane”, la questione cambia notevolmente. Anno scorso hanno viaggiato a quasi 100 di media, nondimeno ne hanno concessi 102 finendo al terz’ultimo posto nell’apposita graduatoria, hanno svenduto Carter senza riuscire a portarsi a casa l’ombra di un “All Star” e speso il “pick” numero 8 dell’ultimo draft per Charlie Villanueva, in altre parole per un giocatore che copre lo stesso ruolo dell’unico soggetto che hanno in squadra che abbia qualche piccola chance di diventare un “All Star” un domani… Devo spendere due righe anche per Rafael Araujo? Resta aperta la grana Alston, “Skip To My Lou” è, guardando i numeri, uno dei play più produttivi della lega, oltre 14 punti a serata e un rapporto di assist-per-palla persa pari a 3.02, secondo assoluto nella lega, tuttavia il difficile rapporto con coach “Sudden Sam” Mitchell l’ha condizionato oltre misura tanto che ha parlato, oltre che della solita cessione, anche di ritiro (!!!) ed anche con alcuni compagni di squadra, in particolar modo i veterani, il rapporto è sempre stato difficile dato che questi è arrivato con la fama da giocatore da “playground” e non tutti lo vedono di buon occhio. Un’altra grana da risolvere è quella di Rose, che riceverà 32 milioni di dollari nei prossimi due anni e che in 11 stagioni da Stern non ci ha ancora fatto capire se è un play (ed in tal caso non riuscirebbe a marcare nessun collega), un’ala piccola (non proprio il massimo i suoi 3.6 rimbalzi ad intrattenimento) o semplicemente un realizzatore capace di scrivere 20 in ogni singola partita e …di concederne 30 al diretto avversario. Si parla di un interessamento dei Knicks (gli stessi che secondo l’ultima ora hanno offerto Sweetney per Curry…) per i contratti in scadenza di Thomas e Penny, ma resto dell’idea che si muoverà qualcosa solo negli ultimi giorni della “trading deadline” di febbraio. Insomma Babcock, ci mancherebbe non ha tutti i torti, ma tra il pensare certe cose ed il dirle ne passa, dopo tutto vogliamo elencare i colpi di genio fatti in un anno e 3 mesi di lavoro: a) 6 anni e 30 milioni di dollari per un giocatore che aveva dimostrato solo di avere un decente tiro da fuori ed un caratterino niente male, Alston; cool.gif l’uscita delle 33 doppievu, regola numero uno mai dire in off-season che l’anno che sta per arrivare farai peggio dello scorso, in linea di massima spetta a te in estate lavorare per migliorare la squadra, è come riconoscere che hai lavorato maluccio; c) Araujo, non è mai un bel segno vedere un centro che chiude col 43.5% dal campo, è peggio se noti che commette 2.7 falli in soli 12.5 minuti di utilizzo, praticamente uscirebbe per raggiunto limite dopo 3 minuti del terzo periodo…; d) Villanueva, come detto sopra la sua discussa scelta costringerà Bosh ad evoluire per un'altra stagione fuori ruolo da centro; e) Ma per Carter non ti riesci a portare a casa nemmeno un discreto Big Man come Cato, Jerome James o Osterfat?; f) Marshall, allora che il giocatore non sarebbe rimasto non era un segreto, tuttavia muoversi per tempo e cercare una “trade” per rimediare qualche scelta o qualche giovane di belle speranze senza perderlo per niente non mi sembrava utopistico, anzi lo fanno quasi tutti!; g) Roko Ukic, vabbeh è una seconda scelta e molti lo davano anche al primo giro, nondimeno questo resta in Europa almeno per il momento, e dopo di lui sono andati via elementi come Taft, Ilic e Andriuskevicius, tutta gente che da 5 può giocare. h) Mitchell, la giuria non si è ancora espressa e sicuramente “Sudden Sam” capisce il gioco, tuttavia quando un allenatore la mette sul personale con più elementi bisogna cambiare qualcosa e siccome dei giocatori non te ne liberi tanto facilmente…