Valanga Snaidero

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Fabio Zingone
00sabato 28 agosto 2004 18:10
- Il primo "scrimmage" stagionale della Snaidero, che avrebbe dovuto svolgersi a Tarvisio, entra improvvisamente nel cartellone del "Lignano Basket". La seconda semifinale del tradizionale torneo, giunto ormai alla sua 21. edizione, è infatti poco più di un riscaldamento per la nuova creatura di Teoman Alibegovic, il quale ne approfitta, giustamente, per dare campo a tutti gli effettivi. Shannon, Gorenc, Langhi, Sekunda e Markovic sono i tasselli del primo quintetto snaiderino 2004/2005, che fabbrica subito un approccio devastante (16-4, con Gorenc a caccia di canestri, ma anche applicato in difesa), mentre Langhi, impegnato ad annusare i compagni ed il suo mondo nuovo, contribuisce notevolmente, senza voler strafare, anche al monte rimbalzi (già 8 nel solo primo quarto, addirittura 15 alla fine). E pure Sekunda partecipa al festino, suonando i pezzi pregiati del suo repertorio. Rijeka, squadra di seconda fascia della Lega croata, mostra almeno inizialmente la consistenza di un budino, finendo annientata dalla difesa udinese. I fiumani provano inutilmente anche zona e pressione, ma riescono a trovare il primo canestro su azione solo dopo otto, interminabili minuti; infine, ci si mette pure Estill, voglioso di bruciare le tappe, ad oscurare la strada della gloria agli imbarazzanti croati i quali, al termine dei primi dieci minuti, rimediano un bel ventello e un clamoroso -9 complessivo a livello di valutazione globale.

La strada della partita è tracciata, anche se - dopo il riposo lungo - il Rijeka prova almeno a salvare la faccia. La Snaidero, però, non vuole mollare di un solo millimetro: un bel segnale a livello di temperamento e mentalità. E a tre minuti dal termine del terzo quarto, nonostante trenta, abbondanti lunghezze di vantaggio (72-42), Alibegovic non risparmia alla squadra, causa premature distrazioni, un paio di tumultuosi time-out. Il branco sembra afferrare il concetto e un'azione Estill-Gorenc (rimbalzo e apertura del centrone per una schiacciata dello sloveno, sempre godibile in campo aperto) contribuisce a tenere desta una platea che si esalta soprattutto alla notizia della qualificazione azzurra per la finale olimpica. L'ex messinese, per cominciare, firma intanto un'interessante "doppia doppia" (12 punti e 19 rimbalzi), che lascia intravvedere le sue enormi potenzialità. L'ultima fetta di una partita che non c'è mai stata è un'iniezione di benzina verde con Venuto, Antonutti, Ferrari e Munini (più Estill) ad immagazzinare esperienza.

Stasera alle 20.30, dunque, terzo posto in palio tra Teramo e Rijeka; a seguire, attorno alle 22.30, la finale Snaidero-Zadar.

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