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00giovedì 5 gennaio 2006 16:00
Il Paròn prosegue a spron battuto il processo conoscitivo della truppa. Ieri terzo allenamento da quando il coach “millenario” (domenica sarà alla panchina n. 1065 in carriera) ha raggiunto Reggio Calabria per vivere l'ottava stagione in neroarancio. A tal proposito è opportuno fare delle precisazioni, perché di numeri in questi giorni ne sono girati tanti, che potrebbero indurre in confusione. Contro la Snaidero Udine, Zorzi rafforzerà il suo primato in fatto di durata (8 campionati) come capo allenatore della Viola (204 gare condotte in sella), di cui è pure titolare della migliore percentuale di vittorie (53%) e del numero più elevato di successi conseguiti (109). Nella storia della Viola lo seguono staccati Carlo Recalcati e Gaetano Gebbia (5 campionati), “Cacco” Benvenuti (3), Lino Lardo (2). Di sicuro l'interesse attorno all'allenatore in attività più longevo della serie A, sta assumendo contorni mai visti. Tante pagine dedicate sui quotidiani nazionali sportivi, molte dirette radiofoniche sui maggiori network del paese, oltre all'assedio di telecamere al primo allenamento al Pentimele. Un dettaglio ancora più tangibile dell'attrazione del Paròn, è visibile nell'osservare almeno una cinquantina di persone che da lunedì, a tappe, sono tornate a seguire gli allenamenti pomeridiani della prima squadra. Non è difficile ipotizzare l'allungamento anche domenica di questo fenomeno, che certamente farà bene al morale di una squadra depressa che adesso necessita del pieno di energie, fisiche e mentali. Per il momento la ricetta del coach è tutta a base del caro, vecchio ed immortale “passing game”, destituito dalle nuove leve, ma che lo scorso anno, in un mesetto, valsero alla Viola uno score di cinque vinte e due perse. Per ora si scorgono esercizi legati al contropiede, grande movimento di tutti i cinque uomini in campo e pochi abusi di pick and roll, che spesso ingessavano le offensive anemiche della Viola. Da segnalare che Zig ha ripreso ad allenarsi con la squadra, anche se sul suo rientro nei dodici bisognerà attendere la conclusione della settimana. Mentre si trotta in palestra, Santoro e Abenavoli, che ultimamente camminano in coppia, proseguono la loro opera amministrativa. Il primo è particolarmente impegnato alla ricerca dei due tasselli che possano finalmente completare un organico, falcidiato da infortuni e annate sabbatiche; il secondo nel mandare avanti la baracca tra pastoie burocratiche e adempimenti gestionali (martedì sono stati pagati regolarmente gli stipendi di dicembre). Sul fronte mercato tutto sembra fermo, ma è solo calma apparente. Adesso la Viola, dopo aver ricevuto conferma da Montecchia che l'accordo con Milano è bello e fatto, è in pole position per il prestito di Daniele Cavaliero, in uscita dall'AJ. Sulla guardia-play nel giro della Nazionale azzurra, si sono catapultate anche le attenzioni di Casale Monferrato e Avellino (dopo la risoluzione del contratto con Dumas, si cerca un regista da alternare a Bonora). È uscita definitivamente dai giochi Montegranaro, che ha chiuso un accordo pesante per la cessione temporanea da Cantù del ventitreenne Nikagbatse. La soluzione Cavaliero potrebbe interessare anche Roseto (Morlende potrebbe emigrare in Spagna), però tra i club di massima serie, la Viola è nettamente in vantaggio.
Valerio Chinè