Williams dice messa

- D’ora in poi bisognerà chiamarlo Rev. Henry Williams, pastor of New Zion Missionary Baptist Church, in West Todd Lane, Charlotte, North Carolina. «Hi Fly», quando giocava, volava alto sopra gli avversari, ora parla ai fedeli da un pulpito. Williams, il folletto di Indianapolis, anche nei 4 anni passati a Treviso faceva dell’osservanza delle Sacre Scritture un’attività quotidiana. «God bless you», era il suo commiato, Dio ti benedica. «Il Signore mi ha permesso di raggiungere i miei obiettivi sportivi, mentre mi preparava a questa fase della mia vita», spiega oggi. Henry ora ha 34 anni e ha una missione da svolgere: scrive sermoni, dispensa consigli alle anime sperdute e prega in chiesa alla domenica. Un giorno Williams si presentò al Pastore Emerito Jeremia Robinson e gli disse: «Oggi alle 4 del mattino Dio mi ha parlato: se lei vuole sono pronto a fare il pastore in questa chiesa». A Charlotte, Henry è un personaggio, lo conoscono tutti, lo «Charlotte Observer» la scorsa settimana gli ha dedicato un lungo articolo in cui ricorda anche il suo passato da stella del basket. «Ho foto che mi ritraggono a tre anni col pallone. A cinque ero in una lega giovanile, credo giocassi 16 ore, le altre 8 dormivo. Mia nonna (scomparsa nel ’98, Williams le era legatissimo, ndr) mi voleva levare dal cortile e spiegarmi quanto era importante la Bibbia. A quel tempo non capivo, ma adesso, se ci ripenso, mi accorgo che le sue parole hanno avuto un effetto profondo». Sua moglie Katrina (c’è anche un figlio, Brice) dice. «Per noi passare dal basket alla predicazione è stata una situazione difficile perchè inaspettata: sapevamo che Henry era stato chiamato da Dio per diffondere la sua parola, ma nessuno poteva immaginare che diventasse predicatore». (si. fo.)
Voi pensavate mai che Hi Fly poteva diventare un pastore evangelico?