il dream team è al femminile

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nico7RJ
00martedì 31 agosto 2004 12:27
La nazionale Usa al femminile ha vinto ad Atene il terzo oro olimpico. Ora gli uomini vogliono copiare dalle donne la preparazione e lo spirito di squadra.

NEW YORK, 30 agosto 2004 - I media americani l'hanno battezzato, "il vero Dream Team". Il gruppo delle ragazze del basket a stelle e strisce ha superato di molto nell'indice di gradimento degli americani la squadra maschile. Doveva essere l'olimpiade di Allen Iverson, LeBron James e Tim Duncan, invece Lisa Leslie, Sheryl Sw[SM=x486220]e e Dawn Staley hanno rubato la scena ai più celebri colleghi. Merito delle loro performance sul parquet ma anche del loro atteggiamento. Umili e rispettose nei confronti delle avversarie, caratteristiche che non hanno contraddistinto Duncan e compagni, le ragazze americane hanno dominato ad Atene conquistando il loro terzo oro olimpico consecutivo.

In finale la nazionale americana ha sconfitto l'Australia 74-63, salvando così l'onore l'intero movimento cestistico a stelle e strisce, uscito con le ossa rotte dal torneo maschile. "E' stata una gioia giocare insieme a compagne così - commenta Dwan Staley - abbiamo lavorato duramente per raggiungere questo obiettivo e siamo riuscite a salire sul gradino più alto del podio, non potrei essere più orgogliosa". Se gli uomini non sono riusciti ad abituarsi al basket internazionale e non hanno creato quell'amalgama necessaria per raggiungere risultati importanti in qualsiasi competizione a squadre, le ragazze americane, invece, non hanno fallito. Merito di una preparazione molto più intelligente, la squadra americana femminile non si ritrova solamente alla vigilia di Olimpiadi o Mondiali ma ha ritmi molto più simili a una nazionale europea o sudamericana, e dell'esperienza delle protagonisti, molte delle quali hanno calcato per anni i parquet delle leghe europee.

"Siamo insieme da così tanto tempo - confessa Lisa Leslie - abbiamo creato un gruppo fantastico. Tutti i nostri sacrifici sono stati ripagati da quest'oro". Nemmeno alla Nba e al settore maschile della Usa Basketball il successo della compagine femminile è passato inosservato. Lo stesso commissioner David Stern, all'indomani dello scivolone contro l'Argentina, ha dichiarato che la nazionale americana maschile ha bisogno di fare qualche "collegiale", magari prima dell'inizio della stagione Nba o al limite, ma quest'ipotesi sembra più problematica, durante la pausa per l'All Star Game. Piace anche l'idea di inserire nel gruppo della nazionale, insieme alle stelle della Nba, giocatori che abbiano una certa familiarità con la pallacanestro internazionale. Gente come Marcus Brown, Trajan Langdon, Scoonie Penn, e Tyus Edney. Per una volta l'esempio da imitare è rappresentato dal movimento femminile.

maiconsky
00giovedì 11 novembre 2004 21:15
azz
Kraven2
00sabato 13 novembre 2004 18:13
son gnocche?[SM=g27816]
Fabio Zingone
00sabato 13 novembre 2004 18:18
Re:

Scritto da: Kraven2 13/11/2004 18.13
son gnocche?[SM=g27816]


Le ho viste sono delle vere bruttezze!
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