l'Air:bisogna evitare i cali nel finale

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Fabio Zingone
00giovedì 21 ottobre 2004 18:40
Pesi, studio dei prossimi avversari al videotape e seduta di allenamento, al Paladelmauro, concentrata in particolar modo sulla gestione dei contropiedi. Questa, in sintesi, è stata la giornata lavorativa dei giocatori dell'Air Avellino, impegnati nella preparazione della gara di domenica pomeriggio, che li vedrà opposti ai colleghi della Benetton Treviso. Ma è stata anche una seduta di allenamento a ranghi ridotti, per gli uomini di Zare Markovski, a causa delle assenze (autorizzate) di Larry Middleton, Andreas Bloch e Costantino Urciuoli. Al Paladelmauro, invece, era presente lo "stato maggiore" dell'Air Scandone, nelle persone del presidente Carmine Cardillo e di Costantino Preziosi. Presenze non proprio casuali, forse, dopo la sconfitta di Jesi. Uno scivolone arrivato dopo una gara tutto sommato positiva, ma rovinata da sciagurati dieci minuti finali.
Patricio Prato, uno dei punti di forza del reparto esterni biancoverde, non sa spiegarsi il perché di una simile debacle. «Non so, di preciso, cosa sia successo nell'ultimo quarto di Jesi - spiega il cestista argentino -. Di sicuro c'è che non abbiamo fatto il nostro gioco e che Boni è cresciuto proprio in quel momento, approfittando del fatto che noi non riuscivamo a rispondere alle loro offensive in una fase di gioco così importante. La nostra squadra deve trovare il modo di giocare bene per 40 minuti. In questi giorni stiamo lavorando su questo. Stiamo rivedendo i nostri errori per cominciare a correggerli prima della prossima partita».
Un errore da non ripetere, per esempio, potrebbe essere quello di demoralizzarsi in seguito ad un tiro da tre annullato, se pur importante, com’è capitato a Larry Middleton contro la Sicc. «Non so se c'è stato, effettivamente, un calo di concentrazione da parte nostra - commenta lo stesso Prato -. Però quel canestro annullato ha segnato l'inizio della rimonta di Jesi, perché è arrivato in un momento speciale della partita. Quei tre punti ci servivano molto per spezzare il break di sei punti che poi abbiamo subito».
Il suddetto calo, però, non sembra aver interessato Prato, che, a dire di molti, è stato l'ultimo (insieme ad Ezugwu) ad issare bandiera bianca. Ma Patricio, per il momento, non pensa di aver ancora meritato i complimenti degli addetti ai lavori. «È ancora presto per parlare delle mie prestazioni - dichiara il cestista biancoverde -. Io mi limito a fare quello che mi chiede il coach. Le analisi lasciamole alla fine della stagione. Ora pensiamo alla Benetton. Dicono che sia impossibile, per noi, batterla. Ma io non la vedo così. Possiamo farcela. Ovviamente ci toccherà giocare una partita perfetta. Dovremo fare di tutto per non metterli a proprio agio e per limitarli nel loro gioco. Solo così noi potremo esprimerci al meglio nel nostro».

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