Il caso Lorbek? E' un'offesa al gruppo»
05/08/2007 09:47
Gilberto Benetton intercettato: siamo stati polli. Vacilla Buzzavo: «Non mi dimetto». Rischia Ronzani
- Corriere del Veneto -
È il giorno dopo il lodo: ai casuals sono stati inflitti dodici punti di penalizzazione ed il team manager Andrea Cirelli è stato squalificato per tre anni e quattro mesi. Il patron Gilberto Benetton è al telefono col presidente Giorgio Buzzavo, i carabinieri del Nas di Bologna intercettano la chiacchierata. E scrivono: «Gilberto considera la cosa un'offesa al gruppo per tutto quello che hanno fatto». La dinasty veneta dell'imprenditoria e della palla vede improvvisamente IL GIUDICE oscillare la solida credibilità costruita in anni di lavoro e celebrata da decine di coppe e scudetti, fra basket, volley e rugby. Al di là delle ipotesi di responsabilità LUIGI RONZANI
Non ho subito alcuna pressione, ho deciso serenamente
che potranno essere formulate dalla giustizia ordinaria (e forse di nuovo pure da quella sportiva), è evidente che il terremoto scatenato dal caso Lorbek rischia di incrinare l'immagine di un gruppo vincente.
La poltrona di Buzzavo starebbe vacillando, anche se l'interessato nega: «Non intendo assolutamente dimettermi, perché sono completamente estraneo ai fatti, come sanno tutti quelli che mi conoscono. Quando ho saputo cos'era successo, mi sono comportato com'è noto, ma leggendo a fondo le intercettazioni si vede che non ho mai chiamato nessuno ». Intanto l'ex general manager Andrea Fadini assicura di essere stato travisato e l'avvocato Pier Luigi Ronzani sostiene di non aver subìto alcuna pressione, ma ora rischia di perdere il posto nella camera di conciliazione del Coni di cui è attualmente presidente.
I POLLI — La conversazione numero 148 del 12 maggio scorso, forse più di tutte quelle registrate dai militari dell'Arma per conto del pm emiliano Lorenzo Gestri, dà il senso dell'amarezza con cui l'anima dell'impero biancoverde prende atto della stangata. Benetton parla, Buzzavo (indagato e dunque monitorato) ascolta, i Nas annotano: «Gilberto dice che è necessario un segnale di ridimensionamento, riflettendo con calma in quanto hanno ricevuto un segnale. Afferma che sono stati polli a mettersi in una situazione da essere attaccati. Gilberto vuole togliersi delle soddisfazioni ma deve vedere come però, pensandoci ancora per un attimo ed eventualmente intraprendendo una strada nuova. Gilberto considera la cosa un'offesa al gruppo per tutto quello che hanno fatto. Gilberto ribadisce che sono stati polli a mettersi in una posizione di difetto e quindi nelle condizioni di essere condannati ». Delusione comunque condivisa dal massimo dirigente del club, che la sera prima aveva chiamato il proprietario per sfogarsi: «Ci hanno ammazzato ». E poi: «Sono stati come Moggi». Ed ancora: «Maledetti, maledetti, che vergogna, anche Petrucci e tutti quanti... una sentenza così... più grave del mondo del calcio di tutti i tempi... hanno solo da vergognarsi».
L'EQUIVOCO — Ma il presidente della Benetton sapeva o no del pasticcio legato al tesseramento dello sloveno Erazem Lorbek? Sul punto Fadini fa sapere di essere stato frainteso, nella sintesi redatta dagli investigatori, per i quali l'ex gm lamenta il tentativo di Buzzavo di scaricare su di lui la responsabilità dell'operato di Cirelli. Rilevano i militi, ascoltando la conversazione numero 6 del 15 aprile tra il veronese (d'adozione) ed un avvocato: «Fai conto che due o tre volte mi ha detto "ah Cirelli non era sotto la mia responsabilità era sotto la tua responsabilità, quello che faceva lui sono c... tuoi". Cioè no... mai... discorsi mai fatti prima, te lo dico papale papale, discorsi mai fatti prima. Io che lo conosco il mio pollo ho capito... Oppure del tipo: "ma Cuccarolo se voi mi dicevate..." cioè una putt... sai quando abbiamo fatto il contratto inutile di Cuccarolo che non serviva perché Cirelli ci ha detto bisogna fare il contratto di Cuccarolo perché... eh... dobbiamo aver uno sotto contratto... tutte stronzate... tutte cazzate... e noi tutti dietro come suonati...
IL PATRON
Gilberto Benetton è finito intercettato dai Nas nell'ambito dell'indagine sui contratti anomali 4 Sono gli indagati dal pm di Bologna: il presidente Giorgio Buzzavo, l'ex gm Andrea Fadini, l'ex tm Andrea Cirelli e l'ex segretario di Lega Massimo Zanetti
No... ovviamente Buzzavo sapeva tutto... Adesso dice "no, io non sapevo niente..." perché se no... cioè lui improvvisamente è cambiato dall'A alla Z... No... il... la strategia sua io l'ho già capita qual è, lui a me non me la dice perché io... vado... lo prendo per il collo». Il «sapeva tutto» riferito a Buzzavo, nella difesa dell'ex tm, andrebbe correlato solo al «contratto inutile di Cuccarolo ».
IL GENERAL MANAGER ANDREA FADINI LE INTERFERENZE — Ed i condizionamenti sull'avvocato Ronzani, anche solo tentati, ci furono oppure no?
«Nessuna pressione, nessuno ci ha provato con me, ho deciso nella massima serenità », giura al Corriere del Veneto
l'ex senatore.
Eppure nelle 1.500 pagine che compongono gli atti dell'indagine «Canestro», numerosi sono i riferimenti a telefonate ed incontri avvenuti fra il presidente della camera di conciliazione e presunti emissari della Benetton, della Lottomatica e del Coni. Il legale potrebbe aver ricevuto certe richieste, senza per questo accoglierle. Un po' come gli era capitato durante il ciclone di Calciopoli, quand'era stato subissato di minacce, a cui non s'era però piegato. «Ma quelle del calcio erano state reazioni dei tifosi esagitati - puntualizza il giurista - questa è tutta un'altra roba. Lasciamo perdere, per favore». Fine dell'intervista.
Sono stato frainteso su Buzzavo, io non l'ho accusato LA POLEMICA — Trevigiano, con casa e studio a Conegliano, per una questione di opportunità secondo il Coni l'avvocato Ronzani «avrebbe potuto "delegare" ad altri l'incarico » sul lodo Benetton. A suggerirgli questa possibilità sarebbe stato, con una lettera citata nell'informativa dei carabinieri alla procura di Bologna, il numero uno Giovanni Petrucci. «Seguì una risposta per iscritto - riassumono i Nas - in cui Ronzani si dichiarava estraneo del tutto alla possibilità di dismettere per l'occasione il ruolo di presidente garantendo di assolvere il suo ruolo con massima imparzialità ». Ma ieri, dopo aver letto le trascrizioni pubblicate dal Corriere,
la Pallacanestro Reggiana (retrocessa in A2 e sentitasi danneggiata dalla vicenda Benetton- Lorbek) ha inviato una missiva al ministro Giovanna Melandri, al Coni e alla presidenza del consiglio dei ministri per sollecitare «l'adozione di più idonee e stringenti misure di controllo e vigilanza » sul sistema della giustizia sportiva. La risposta del Comitato olimpico non s'è fatta attendere: al rientro dalle vacanze, all'ordine del giorno la giunta troverà l'approvazione dell'incompatibilità tra il ruolo di componente della camera di conciliazione e quello di consulente federale. Come Ronzani, che è anche esperto legale della Federgolf.
Angela Pederiva
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Non è vero che tutto va male, ma è vero che tutto potrebbe andare meglio, e che non ci vorrebbe poi molto a farlo andare meglio..