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Real Madrid-Climamio Bologna 92-76 (19-26, 39-41, 66-56
REAL: Hamilton 3 (1/4), Sonko 2 (1/1, 0/3), Fisher (0/1), Rakocevic 22 (3/5, 2/3), Reyes 9 (2/5, 5/8), Garciane, Gelabale ne, Sonseca 6 (1/1, 1/3), Hervelle 7 (1/4, 1/4), Bullock 23 (3/6, 3/8), Scales 9 (3/6 da tre), Tomas 11 (2/3, 2/2) All.: Maljkovic
CLIMAMIO: Mancinelli 3 (1/2, 0/2), Becirovic 7 (2/7, 1/1), Diawara, Bagaric 19 (8/9, 3/5), Green (0/4, 0/2), Ress 4 (1/1, 2/2), Lorbek 4 (2/3), Bruttini ne, Garris 13 (1/5, 1/3), Belinelli 7 (2/4, 0/3), Watson 19 (7/8). All.: Repesa
Arbitri: Tiri totali. Real 26/59 (12/29 da tre), Cli 26/54 (2/11 da tre). Tiri liberi: Real 28/32, Cli 22/30. Rimbalzi: Real 31 (Hervelle 7), Cli 26 (Bagaric 7). Ass: Real 15 (Rakocevic 7), Cli 10 (Belinelli 3). Val: Real 97 (Rakocevic 32), Cli 65 (Bagaric 26).
Per Bologna il profumo dell’impresa aleggia invitante nell’aria per 25’, poi viene spazzato via dalla puzza di bruciato di una sconfitta tanto netta quanto sorprendente, almeno per quanto visto nella prima parte di gara. La Fortitudo gioca una partita a due facce, così dissimili da sembrare legate a identità diverse: la Climamio del primo tempo incanta dal tanto che è razionale, lucida, geometrica nel trovare canestri da vicino sfruttando la tonicità dei propri lunghi; quella del secondo quasi disgusta, per la quantità e la qualità, pessima, delle palle perse e per un attacco che, incapace di trovare logica e riferimenti, non solo produce poco, ma si espone anche alle situazioni di transizione tanto congeniali a Bullock e Rakocevic. Eppure la sfuriata offensiva con cui i due assi propiziano il parziale decisivo sino al 78-63 del 34’ è solo il coronamento di un lavoro iniziato molto a monte, per la precisione all’inizio del terzo quarto: è in quel momento infatti che il Real, con un quintetto orfano di talento ma ricco del fosforo di Tomas e Reyes, trasforma a suon di botte, contatti e spintoni l’elegante sfilata degli avversari in una corrida, nella cui polvere la Climamio si smarrisce. Bologna, sino a quel momento magistrale nel far fiorire dalle mani di Watson e Bagaric 26 punti complessivi, figli sia di situazioni statiche che di pick and roll, si lascia risucchiare nei gorghi di una partita improvvisamente spigolosa: dopo Bagaric, a quota 3 già nel secondo quarto, anche Lorbek e Watson si caricano di falli e consentono così al Real di ovviare alle basse percentuali offensive con montagne di tiri liberi. Maljkovic allora, vedendo l’avversario fiaccato dalle rotazioni corte e mentalmente fuori partita, rimette finalmente Bullock: l’uomo da Michigan State, controllato molto bene da Mancinelli nel primo quarto, si limita ad accendere la miccia alla catena di bombe che a cavallo tra terza e quarta frazione spezzano la spina dorsale alla Climamio. Partecipano alla festa anche Hervelle e Sonseca, e una partita tenuta a lungo saldamente in mano dai Bolognesi più nei ritmi che nel punteggio si trasforma in un’inaspettata passeggiata per i padroni di casa fino al 92-76 finale accettato forse con un po’ troppa remissività dalla squadra di Repesa. La Fortitudo era consapevole che giocare su questo campo senza Rombaldoni e con Becirovic e Belinelli acciaccati sarebbe stato a lungo andare estenuante, eppure può permettersi tranquillamente permettersi di coltivare rimpianti riguardo a vari aspetti: le leggerezze che nel primo tempo l’hanno costretta ad andare al riposo con solo due punti di vantaggio, a dispetto dell’assoluto dominio tecnico per esempio; la sfortuna, che con una botta ha stroncato sul più bello l’energia di Watson; infine i problemi di falli di tutti i lunghi, non aiutati da un arbitraggio molto fiscale. Entrambe sconfitte con lo stesso scarto in Castiglia, Maccabi e Climamio si affronteranno nel prossimo turno al Paladozza: forse è presto per dirlo, ma c’è giù aria di spareggio.
Così Jasmin Repesa commenta la partita: «Questa sera abbiamo certamente pagato l’inesperienza in difesa. Non abbiamo saputo trovare il modo di affrontare il Real nella ripresa, e per questo abbiamo avuto problemi di falli. Con i nostri migliori giocatori fuori e tanti giovani in campo, non siamo stati in condizione di vincere la partita. Il Real è stato molto più aggressivo, e ci ha punito. Necessitiamo di migliorare, se vogliamo andare avanti ».
Andrea Beltrama
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