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Morte Antonio Puerta

Ultimo Aggiornamento: 28/08/2007 23:06
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Le morti sul campo


Eurosport - mar, 28 ago 20:50:00 2007

Morire su un campo di calcio: da Ferraris IV a Taccola, da Curi a Foé il tragico elenco dei caduti del pallone si allunga sempre più

La tragica storia di Antonio Puerta non è un'eccezione nel calcio: tanti gli episodi che si contano tra i dilettanti, ma alcune tragedie si sono consumate anche sui campi professionistici e sono quelle che rimangono scolpite nella memoria collettiva. Il primo della serie è Attilio Ferraris IV, campione del mondo 1934, uno dei leoni di Highbury, che Pozzo non convocò per i mondiali successivi per la sua vita spericolaTA. Morì su un campo di calcio a 43 anni in una partita tra vecchie glorie.

Il 30 ottobre 1977 si interruppe tragicamente la carriera di Renato Curi: il 24enne centrocampista del Perugia si accasciò, per un arresto cardiaco che non gli lasciò scampo, cinque minuti dopo l'inizio della ripresa, nella gara casalinga di campionato con la Juventus, disputata sotto una pioggia torrenziale. Nel 1987, l'8 novembre, un giocatore della Pro Patria, Andrea Ceccotti, fu colpito da trombosi alla carotide e si accasciò mentre era in campo per la partita di serie C2 con il Treviso; entrò quasi subito in coma irreversibile e morì sei giorni dopo.

Il 26 giugno 2003, durante la semifinale di Confederations Cup tra Camerun e Colombia, un arresto cardiaco fu fatale a Marc Vivien Foé, centrocampista camerunense di 28 anni, che si accasciò all'altezza del cerchio di centrocampo e a nulla valsero i tentativi dei soccorritori, che cercarono di rianimarlo per più di un'ora. Sei giorni più tardi la stessa sorte è toccata ad un giocatore brasiliano del Botafogo, il difensore 21enne Max, che aveva accusato un malore durante l'allenamento ed è morto dopo il suo ricovero in ospedale.

Miklos Feher aveva 23 anni e giocava nel Benfica quando, il 25 gennaio 2004, un aneurisma al cervello lo stroncò nei minuti di recupero della gara con il Vitoria Guimaraes: nonostante il ritardo dell'ambulanza, che non riuscì a entrare in campo perché un muretto, poi demolito in gran fretta, ne impediva l'accesso, l'attaccante ungherese fu soccorso, ma fu tutto inutile: Feher morì in ospedale.

Sempre nel 2004, il 27 ottobre, una tragedia colpì il campionato brasiliano: nella gara tra Sao Paulo e Sao Caetano, al 14' minuto della ripresa, Paulo Sergio Da Silva, detto Serginho, giocatore del Sao Caetano, cadde a terra privo di sensi: immediati scattarono i soccorsi, che tentarono per quasi un'ora di rianimare il giocatore, ma ogni tentativo risultò vano.

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Non è vero che tutto va male, ma è vero che tutto potrebbe andare meglio, e che non ci vorrebbe poi molto a farlo andare meglio..

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