Benetton: per Austin è quasi fatta, Powell si allontana
09/08/2007 13:59
- Il Gazzettino -
Mario Austin al 99 per cento, Josh Powell in caduta libera e Simas Jasaitis in piena trattativa, ma firmabile soltanto se si abbassa notevolmente il prezzo: questa la fotografia dell'attuale situazione del mercato della Benetton basket. C'è da star contenti, ma non contentissimi.
Purtroppo, infatti, la notizia più importante non è tanto la firma quasi imminente di Austin, già nell'aria da qualche giorno, quanto la concreta possibilità che la trattativa con Josh Powell sfumi proprio a un metro dal traguardo, per una vera e propria casualità: sembra proprio che il giocatore e la Benetton avessero già trovato l'accordo economico. Anzi, il contratto era già arrivato in America, e si stava aspettando soltanto di vederlo tornare con l'autografo di Powell. Nel mentre però si è infortunato il lungo dei Los Angeles Clippers Elton Brand, e la squadra californiana per sostituirlo avrebbe pensato proprio a Powell. Questione di un giorno, forse di qualche ora, e probabilmente saremmo stati qui ad annunciare il grosso colpo di mercato.
«Sarà la nuvola di sfortuna che sta colpendo la Benetton in questo periodo - il gm biancoverde Marco Atripaldi tenta di riderci sopra -. Purtroppo è molto forte la possibilità che Powell vada a giocare nell'Nba. E sarebbe un gran peccato: io sono sicuro che Josh sia attualmente il migliore sul mercato nel suo ruolo. In ogni caso la trattativa per me non è ancora conclusa, mai dire mai».
Se Powell saltasse, c'è già pronta una lista di sostituti: la speranza è che si possa stracciarla.
Detto di Austin, per cui si aspetta soltanto l'ufficialità («Non posso confermare - dice Atripaldi -, ci sono ancora degli elementi da chiarire. Certo è che siamo molto vicini»), per la posizione di ala titolare torna alla ribalta il nome di Jasaitis, che sembrava irraggiungibile, perché troppo costoso e oggetto di pesanti interessamenti da parte di formazioni abituate a spendere tanto come Tau Vitoria e Barcellona. Il giocatore lituano è legato con un ricco contratto biennale al Maccabi; gli israeliani però non stravedono per lui e hanno deciso di puntare su altri giocatori, anzi sarebbero estremamente felici di sgravarsi di uno stipendio del genere. Jasaitis però non vuole andare al Tau, perché lì ritroverebbe il suo ex-allenatore al Maccabi, il croato Neven Spahija, con cui non ha più intenzione di giocare. Difficile anche che il lituano vada al Barça, visto che i catalani stanno trattando nientemeno che Sarunas Jasikevicius, e se la trattativa andasse in porto avrebbero comunque un budget limitato a disposizione per completare il roster. Tra i due spendaccioni potrebbe godere quindi la Benetton, che da tempo segue il giocatore e rappresenta comunque un palcoscenico niente male. Ma la trattativa alle cifre attuali non è fattibile: Atripaldi spiega chiaramente che «se fosse economicamente compatibile con le nostre possibilità, l'avremmo già preso». La sensazione però è che si possa arrivare a una soluzione condivisa con il Maccabi.
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Non è vero che tutto va male, ma è vero che tutto potrebbe andare meglio, e che non ci vorrebbe poi molto a farlo andare meglio..
